2022: sarà comunque
un ultimo capodanno

Un non riuscitissimo film di Marco Risi, si intitola “L’ultimo Capodanno”, perfetto per simboleggiare i giorni che ci attendono con l’attraversamento del ponticello che dal 2021 porta al 2022. Perché quello di oggi a mezzanotte sarà comunque un ultimo capodanno. Se le cose andranno come si spera, il prossimo tornerà a essere normale con le feste in piazza, i fuochi d’artificio e i veglioni nei locali con i cotillones.

Viceversa sarà un San Silvestro dominato ancora dal virus e dai tentativi vani di sconfiggerlo, con un’umanità talmente provata nel corpo e nella psyche da aver stravolto tutti i modelli sociali ed economici cui abbiamo contezza per sostituirli con nuovi, ignoti e non certo migliori. Bisogna dirlo, lo scorso fine anno tirava un’aria diversa. I primi vaccini, con i giornali colmi delle foto di iniezioni somministrati a pazienti fiduciosi e sorridenti avevano portato tutti noi ad addormentarsi nell’ultima notte del 2020 con molte speranze di normalità. Questa volta ci coricheremo carichi di dubbi, confusione, angosce e paure. Molti, contagiati dal virus, non potranno neppure godersi un pur parco cin cin.

Forse ci si attendeva qualcosa di più dalla campagna vaccinale. Certo, le dosi sono fondamentali per ridurre al minimo i rischi di finire intubati o con il casco d’ossigeno calzato in testa: questa è l’unica, inconfutabile certezza. Ma molti di noi avevano frainteso ed erano convinti che la diffusione massiva dei vari Pfizer, Moderna, Johnson & Johnson e Astra Zeneca, finché è stato in giro, avrebbe annientato questo nemico che imperversava da mesi nelle nostre esistenze. Forse, anche perché qualcuno ce l’aveva raccontata così. E pazienza se l’hanno fatto i politici, abituati, specie negli ultimi tempi, a stare ben alla larga dalla scomoda pratica dell’approfondimento dei dossier, preferendo quella più agile e comoda degli slogan. Più grave che sia stato anche qualche autorevole sanitario ad appoggiare la tesi, salvo poi innestare un’imbarazzante marcia indietro. Emblematico il fatto che il generale Figliulo se la sia presa con “alcuni scienziati” per giustificare le mancate aspettative di noi tutti.

È inutile nascondere che virologi, infettivologi e qualunque altro “ologi” vi venga in mente, nelle loro continue apparizioni dentro i talk show, abbiano finito per dire tutto e il suo contrario, come capita sempre quando devi parlare in continuo. Quella che era divulgazione scientifica, magari anche un tanto al chilo, è diventata una fastidiosa e angosciante Babele da cui ti scampa solo il tasto del telecomando che porta il buio sullo schermo, perché cambiare canale è inutile. Un altro auspicio per il 2022 potrebbe essere una corretta somministrazione di questi illustri clinici con l’hobby del canto natalizio, con lo stesso dosaggio di quelle medicine che aiutano a guarire e hanno effetti collaterali limitati.

Anche il clima politico in Italia ha seguito il trend generale ed è peggiorato. La luna di miele tra Draghi e i partiti costretti al matrimonio di interesse è finita, così forse come quella tra il presidente del Consiglio e i cittadini, provati dai bollettini dei contagi, dalle code per i tamponi e da una luce che si sposta sempre avanti nel tunnel.

Il premier è passato dall’essere il “migliore dei migliori” al “minore dei peggiori”. E appena, con la sua astuta cautela gesuitica, ha provato a mettere fuori la testa per guardare al Quirinale si è trovato di fronte a una quantità industriale di fuoco amico delle forze politiche della sua maggioranza. Non l’avrà presa bene. Ecco, a proposito del Colle, qualcuno che ci mancherà, ammesso che alla fine non sia davvero costretto, a suo più che malgrado a rimanere, con la variante Omicron grande elettore, sarà proprio Sergio Mattarella. Alla fine, a pensarci bene, ha fatto solo quello che doveva fare. Ma nel ceto politico nostrano di oggi è grasso che cola.

Allora, visto il contesto, possiamo solo aggrapparci a qualcosa che si possa cambiare di colpo, in meglio, la vita. Un evento tanto improvviso quanto imprevisto che ci aiuti a stare meglio, anche con il Covid dietro l’angolo.

Non ci crederete, ma può succedere. E questo è il nostro augurio per tutti voi.

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