
Per molti la realizzazione del secondo lotto della tangenziale monca di Como è ormai un’utopia. Ma forse c’è ancora una flebile speranza di ottenere un’opera che è una sorta di “Araba Fenice”: che sia indispensabile tutti (o quasi) lo dicono, poi nessuno la fa. L’intervento sconta scelte politiche penalizzanti per Como, la scarsa capacità del territorio di unirsi in una “class action” e l’errore di stralciare la tangenziale assieme a quella di Varese (meno strategica), dall’autostrada Pedemontana.
Detto che, nonostante le condizioni di cui sopra, negli ultimi anni qualcosa sul fronte della viabilità si è riusciti a fare (vedi la terza corsia da Como a Lainate sull’A9 e la cantierizzazione della variante Tremezzina), quella delle elezioni regionali potrebbe rappresentare l’ultima chance per il secondo lotto.
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