
(Foto di Foto Bartesaghi)
Canzo. Nel Triangolo Lariano sono stati abbandonati sacchi del Comune di Como e di altre zone. Il presidente Bianchi: «Palesi anomalie dovute a ignoti che intendiamo segnalare ai carabinieri»
Canzo
Decine di sacchi del comune di Como a bordo strada nei territori della Comunità montana del Triangolo Lariano, poi altri sabotaggi e anomalie legati alla raccolta e trasporto rifiuti che dal primo di ottobre ha cambiato gestione.
La Comunità montana, che si occupa dell’appalto per il servizio, annuncia l’intenzione di denunciare queste anomalie ai carabinieri: per ora è stata avviata un’attività di indagine nel mirino ci sono ignoti.
La nuova gestione del servizio rifiuti continua a far discutere, tra ritardi e problematiche varie, ma alla base ci sarebbe anche una sorta di boicottaggio dell’azienda siciliana che ha ottenuto l’appalto da parte di ignoti.
Il presidente della Comunità montana del Triangolo Lariano Danilo Bianchi spiega: «Ci sono certamente anche delle problematiche dettate dalla nuova gestione, su un territorio non conosciuto con mezzi nuovi, c’è un necessario tempo di adattamento per i nuovi entrati. Peraltro si vanno ad occupare di un territorio in cui, per 50 anni, c’è stato un servizio preciso e puntuale. Oltre a questo però ci sono alcune anomalie che sono oggetto di valutazione e la volontà è di indagare, per poi fare una denuncia per questi comportamenti anomali da parte di ignoti».
Bianchi in questa fase non ha voglia di entrare più nello specifico di quanto sta accadendo: «Stiamo facendo delle valutazioni e delle indagini, ci sono stati dei fatti anche gravi. Si può per esempio dire, tra le anomalie meno pesanti, che in alcuni paesi ci sono un numero rilevante di sacchi marcati dal Comune di Como o da altri territori. Non sono le uniche anomalie, ma si può parlare tranquillamente di più sgambetti al nuovo servizio. Stiamo facendo una verifica anche con le telecamere dei vari paesi. Poi naturalmente il territorio è vasto, e ci sono delle difficoltà da parte del nuovo gestore».
Bianchi non esclude penali al nuovo gestore: «In ogni caso l’attenzione è massima, il nostro impegno è di mettere nero su bianco tutte le criticità, e se il servizio sarà carente in alcuni aspetti possono scattare le penali già previste nel capitolato. Mi scuso per i disagi, mi spiace però leggere commenti di amministratori ed ex amministratori che chiedono perché non siamo rimasti col precedente gestore. Dovrebbero sapere come funzionano gli appalti pubblici, con la valutazione della parte economica e di quella qualitativa».
Tra le particolarità segnalate, in questi giorni, oltre ai ritardi sul ritiro dei rifiuti, ci sono le isole ecologiche tipo quella di Canzo che straborda.
Da parte di Giancarlo Alongi dell’Ati che si occupa del servizio, composta da Eco Burgus, capofila con sede a Carini (Palermo) e da I.Co.S. srl e World Service srl, si rimarca come: « ...purtroppo abbiamo ereditato questa situazione, con un alto carico di rifiuti e non è solo questa la problematica rilevata. Stiamo procedendo allo svuotamento dei cassoni».
Conferma Bianchi presidente della Comunità montana: «Stanno lavorando per risolvere la problematica, nel corso dei prossimi giorni si faranno gli interventi dovuti».
Inutile ricordare come il servizio riguardi i 23 Comuni della Comunità montana del Triangolo Lariano, per un appalto da poco oltre i 17 milioni di euro fino a dicembre 2031.
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