Da Longone agli Usa: il “Dolce Segrino” sulla tavola di Trump

Il “Dolce Segrino” approda alla Casa Bianca, portato in dono alla famiglia del presidente degli Stati Uniti Donald Trump da un imprenditore brianzolo di Inverigo. A prepararlo il pasticciere Michele Roda , particolarmente noto in zona anche per avere creato una particolare “millefoglie” in occasione di un compleanno di Silvio Berlusconi. Talmente buona, raccontano le cronache dell’epoca, da avere indotto il fondatore di Forza Italia a manifestargli al telefono tutto il suo compiacimento.

Michele Rosa ha 75 anni, il suo negozio è tra quelli storici della Lombardia, con 130 anni di storia e cinque generazioni dietro il bancone o in laboratorio. E racconta così l’ultima avventura del suo dolce: «Nei giorni scorsi è passato da me un cliente storico, un imprenditore brianzolo, mi ha chiesto di preparare cinque “Dolci Segrino” che avrebbe dovuto a Donald Trump e alla famiglia. Essendo un cliente, non gli ho chiesto molto di più. Passerà a ritirarli nei prossimi giorni, e da quanto ho capito dovrebbe portarli di persona al presidente».

Una richiesta particolare? Roda spiega: «Non mi ha stupito più di tanto, considerando che lo stesso cliente, anni fa – mi pare fosse il 2004 – aveva chiesto di preparare una torta per il compleanno di Silvio». Da Berlusconi a Trump, insomma, in poche mosse. La particolarità è che negli Stati Uniti andrà un pezzo del Lago del Segrino con il suo dolce tipico: «Il dolce nacque negli anni Ottanta, quando il lago è diventato parco e il consorzio mi chiese di preparare il catering per i festeggiamenti. Io, da buon commerciante, pensai: “Il lago diventa parco, ci sarà tantissima gente, perché non dedicare al Segrino un dolce?”. Così nacque il Dolce del Segrino, che ha vinto nel 2008 il concorso di pasticceria di Lisbona come miglior torta da viaggio. È stato anche riconosciuto dal Gambero Rosso, una guida molto nota. Sono degli importanti riconoscimenti, come è un riconoscimento pensare a questo dolce, realizzato con prodotti tipici delle nostre zone, che finisce sulla tavola della famiglia Trump. Sono belle soddisfazioni».