Erba e i lavori di Corso 25 Aprile: raccolte 900 firme per dire “no”
La petizione contro il progetto di riqualificazione depositata dai rappresentanti dei Comitati di quartiere. Altri trecento cittadini contrari al parcheggio tra via Diaz e via Volta. E Fratelli d’Italia plaude: «Non siamo soli»
Erba
Novecento cittadini chiedono di sospendere il progetto di riqualificazione di corso 25 Aprile, altri trecento sono contrari all’ipotesi di realizzare un parcheggio pubblico e una nuova strada fra via Volta e via Diaz. Le due petizioni sono state depositate in municipio dai rappresentanti del Coordinamento Base, che raggruppa i comitati di quartiere di via Leopardi, via Adua, via Diaz e il Comitato genitori del liceo Galilei.
Nei fine settimana di novembre e dicembre, il Coordinamento Base ha montato un gazebo all’incrocio tra corso 25 Aprile e via Volta per spiegare agli erbesi quali siano, a loro parere, le criti cità legate al progetto di riqualificazione del corso. L’istituzione del senso unico, in particolare, comporterebbe un incremento del traffico sulle vie limitrofe (a partire da via Leopardi e via Adua) che risultano già trafficate e pericolose.
«Siamo soddisfatti per significativa partecipazione alla raccolta firme» fanno sapere dal Coordinamento Base. «Abbiamo depositato 900 sottoscrizioni a sostengo della petizione con la quale chiediamo all’amministrazione comunale di sospendere, almeno temporaneamente, il progetto di istituzione del senso unico in corso 25 Aprile, in attesa di una verifica puntuale delle ricadute su tutta la viabilità cittadina».
I firmatari lamentano in particolare la mancanza di un periodo di sperimentazione e di un’analisi del traffico aggiornata: l’ultima risale a dieci anni fa. «Al nostro appello hanno risposto spontaneamente, manifestando dissenso e preoccupazione, numerosi cittadini. Le firme sono state raccolte in centro e in tutte le frazioni erbesi, a dimostrazione del fatto che le nostre osservazioni sono fondate e condivise da tutta la città».
Una seconda petizione, con 300 firme, è stata presentata per contestare il progetto di realizzazione di un parcheggio pubblico su un terreno privato di fianco alla Libreria di via Volta e di una strada di collegamento con via Diaz. Oltre a perdere un’area verde e alberi di pregio, il traffico metterebbe a rischio i bambini che frequentano l’asilo di via Diaz. A questo proposito, però, va ricordato che il progetto è stato presentato come ipotesi, ma sul tavolo della giunta non è ancora finito alcun documento proposto dai privati.
Il Coordinamento Base, che continuerà a raccogliere firme, tiene a precisare che «i comitati di quartiere non hanno alcuna connotazione politica, ci rivolgiamo all’amministrazione per un confronto aperto e produttivo». Tra gli animatori dei vari comitati, in effetti, non c’è alcun esponente politico locale: l’iniziativa nasce dal basso e coinvolge cittadini comuni.
Da Fratelli d’Italia, in ogni caso, arrivano i complimenti. Per la capogruppo Luisella Ciceri, che parla anche a nome del presidente del consiglio Claudio Ghislanzoni e dell’ex assessore Paolo Farano, «tante firme raccolte tra i cittadini testimoniano come il progetto di riqualificazione del corso desti preoccupazione. Mi consola, significa che gli esponenti di Fratelli d’Italia non sono gli unici a non condividere un progetto che non è mai stato condiviso».
Le critiche di Fratelli d’Italia al progetto, nei mesi scorsi, hanno portato alla revoca dell’assessore Farano e al passaggio in minoranza del gruppo.
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