
«Fdi è un disco rotto: vuole Ghislanzoni,
per questo si è sfilata»
Erba Il sindaco e la crisi in maggioranza: «Ricandidarmi? No comment»
La crisi di maggioranza innescata dal licenziamento dell’assessore Paolo Farano, il passaggio di Fratelli d’Italia in minoranza, le prospettive e i rischi da qui alle elezioni amministrative del 2027 che si annunciano come una battaglia all’ultimo voto.
Dopo (quasi) due mesi di silenzio, il sindaco Mauro Caprani riceve La Provincia nel suo ufficio per parlare dei temi più caldi di queste settimane.
Le domande in attesa di risposta partono inevitabilmente dalla revoca dell’architetto Farano, che risale all’8 agosto. L’assessore di Fratelli d’Italia ha votato in giunta contro il progetto di riqualificazione di corso 25 Aprile, è vero, ma non si poteva discutere senza arrivare al licenziamento?
La riqualificazione del corso è uno dei tanti temi qualificanti che il gruppo di maggioranza ha sempre condiviso e approvato. Il progetto è stato presentato a tutti il 22 aprile, senza particolari appunti se non sulla rimozione dei parcheggi a lato strada tanto amati dalla consigliera Luisella Ciceri (la capogruppo di Fratelli d’Italia, ndr) per la sua attività. Sono passati i mesi, poi Fratelli d’Italia si è presentata in giunta ad agosto con il suo delegato Paolo Farano bocciando il progetto: di fatto ha sfiduciato il sindaco, non c’era altra scelta. Il voto contrario è arrivato dopo una gestazione piuttosto lunga, mi pare, per sollevare questioni che definire infantili è un eufemismo.
La crisi di maggioranza è esplosa con la rimozione di Farano, ma già nel dicembre 2024 Luisella Ciceri le aveva chiesto di coinvolgere maggiormente Fratelli d’Italia - e più in generale i consiglieri comunali - nelle scelte strategiche. Non li avete effettivamente emarginati dalle decisioni più importanti?
È più di un anno che sentiamo questo ritornello dell’emarginazione dei consiglieri ed ogni volta i Fratelli d’Italia sono stati smentiti dagli altri gruppi di maggioranza, che non riscontrano problemi. La verità è semplice: non avendo alcun argomento per sfilarsi dalla maggioranza hanno suonato incessantemente questo disco rotto per poter avere la possibilità, nel 2027, di proporre un loro candidato sindaco. L’altro obiettivo mi sembra quello di cercare di impedire, da subito, la realizzazione delle opere pubbliche ritenute fondamentali per la città.
Quando parla di un “loro candidato sindaco” si riferisce a Claudio Ghislanzoni, attuale presidente del consiglio?
Mi sembra ovvio. Proprio come è avvenuto nel 2017 ed anche, più goffamente, nel 2022.
Quando Fratelli d’Italia è passato in minoranza, ha chiarito attraverso il presidente del circolo erbese Paolo Corbellini che non è disponibile in alcun modo a sostenere la sua ricandidatura. È rimasto stupito? E si ricandiderà anche a fronte di un veto anticipato?
Nessuno stupore per il veto: già all’inizio dell’anno, nel corso del congresso cittadino, Fratelli d’Italia ha detto che si aspetta di esprimere il candidato sindaco del centrodestra a Erba nel 2027. Quanto al mio futuro, no comment.
© RIPRODUZIONE RISERVATA