Rebecca Bianchi, la ragazza delle arnie: ne possiede 120, con sei milioni di api. È imprenditrice agricola a 24 anni

CucciagoHa solo 24 anni ma il suo miele millefiori è ottavo su 180 a livello regionale: «La vita è strana, fino a pochi anni fa ne avevo la fobia»

«E pensare che fino a qualche anno fa ne avevo la fobia... A volte la vita ti fa fare cose che mai ti saresti aspettata, passare dall’urlare e correre come una pazza, appena mi si avvicinava un insetto, al rimanere ferma ad ammirarli… Loro mi hanno cambiato la vita in positivo». Rebecca Bianchi ha 24 anni: da un anno è diventata imprenditrice agricola con la bellezza di 120 arnie, circa 6 milioni di api. Non mancano i riconoscimenti.

Il campo tutto viola

«Quest’anno ho partecipato - dice - anche ad una gara regionale di mieli e, su 180 partecipanti, mi sono posizionata all’8 e al 34o posto con i miei due mieli millefiori, ricevendo anche un diploma di qualità perché uno dei due ha raggiunto un punteggio di 94 su 100. Inoltre ho prodotto anche un miele raro: ciliegio e acero, settimo nella categoria mieli rari di Lombardia. In zona non ce n’erano altri, ho notato quest’anno che un acero è fiorito a cavallo tra il ciliegio e l’acacia, e ha creato una nota particolare, molto piacevole, al miele».

Alla base, la natura, il saperla governare laddove possibile, assecondare laddove spontanea, rispettare, sempre: «Mi piacerebbe poter essere d’esempio a tanti ragazzi come me e sensibilizzare sulla questione ambientale, soprattutto sulle api e il loro ecosistema. Ho un campo, in via Navedano, a Cucciago, che questa primavera era fiorito di viola, facelia, fiori per le api. Anche la prossima primavera si tingerà nuovamente di viola».

«Ho iniziato un po’ per caso, studiando Riassetto del territorio e tutela del paesaggio all’Università a Padova, un mix tra agraria a forestale - spiega - Tra i corsi fuori orario, c’era apicoltura. E da lì mi sono appassionata. Ho frequentato anche un corso a Como, ho seguito un apicoltore per la stagione, sei mesi, da marzo a settembre. Il campo principale è a Cucciago, ma ho anche altri campi a Cantù, Cucciago, Inverigo, dove vivo, e la Colma di Sormano. In questi casi, grazie anche a persone a cui do il miele, qualcuna è anche contenta perché le api impollinano la frutta». A favore, come affermano gli esperti, di una maggiore qualità della frutta stessa.

La sfida dell’e-commerce

Come si lavora? «Giro tra le varie postazioni durante la settimana, a breve partirò con l’e-commerce, il giovedì mattina sono al mercato settimanale di Casnate, sabato sono alla Cascina Brianzola a Giussano, quando sono in campo a Cucciago do aggiornamenti via social. Per me il passaparola è fondamentale. È capitato che persone arrivate da Napoli si presentassero a prendere il miele perché l’avevano assaggiato da alcuni parenti».

I progetti futuri, come per ogni imprenditore, passano anche dalla burocrazia. «Sono anche all’interno del Parco delle Groane, e quindi con i permessi, per aprire il laboratorio come vorrei fare, è una bella trafila - afferma - L’idea è lavorare tanto con le scuole, e iniziare a introdurre nelle scuole l’apididattica, per avvicinare le persone a questo mondo. Collaboro con le guardie ecologiche di Senna. Ho le zucche, vorrei mettere anche le cipolle di Tropea e piccoli frutti come fragole e more. Intanto sto riqualificando il bosco: tolgo i rovi, le piante morte, a favore di una maggiore accessibilità».

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