Rubano anche il citofono del palazzo: «Chi ha visto, contatti i carabinieri»

Asso Furto che ha dell’incredibile in centro paese, sono state rimosse le viti e tagliati i fili. Un inquilino: «Non si tratta di un atto vandalico, lo hanno sganciato con grande attenzione»

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«Siamo arrivati veramente alla frutta, hanno rubato persino la pulsantiera del citofono».

L’amministratore del condominio Giacomo Matteotti nella omonima via di Asso, Franco Brusco, è logicamente alterato per quanto accaduto domenica. Durante il giorno è stata infatti asportata, con anche una certa attenzione, la pulsantiera sulla strada dell’edificio.

La pulsantiera è stata rimossa svitando le viti e tagliando i fili. Un’opera accurata che lascia pochi dubbi sulla volontà di rubare per riutilizzare il citofono, peraltro neppure di recente posa ma abbastanza datato.

L’incredulità dell’amministratore condominiale fa seguito a quello del residente che spiega: «Nel nostro condominio hanno rubato il citofono. Sì, proprio il citofono, avete capito bene, abbiamo trovato le viti rimosse e i fili tagliati. Evidentemente serviva a qualcuno, sicuramente non è stato un atto vandalico o una sortta di assurda forma di dispetto, ma di un furto mirato che ci arreca un grosso danno».

L’inquilino fa anche un appello: «Se qualcuno di voi, passando di fronte al nostro condominio domenica pomeriggio, dovesse aver visto qualcosa passeggiando per la via Matteotti lo segnali alle forze dell’ordine».

Da parte sua, l’amministratore condominiale Brusco ha già avvertito le forze dell’ordine: «Sono sempre più sorpreso di quale livello raggiungiamo, non mi sarei mai aspettato un furto della pulsantiera del citofono su una via pubblica – spiega -. Ho già avvertito chi di dovere, e credo sia anche giusto venga condivisa una situazione simile, siamo davvero arrivati alla frutta: è preoccupante».

Per Brusco non ci sono molti dubbi sulla volontà di rubare il citofono: «Mi è già capitato venisse vandalizzato un citofono, quando eravamo più giovani si sentiva anche parlare di ragazzini che mettevano i petardi all’interno della pulsantiera per farla saltare, ma è molto diverso».

«In questo caso hanno perso anche del tempo per svitare la cover e portarsi via l’interfono, abbastanza plausibile pensare che l’opera sia stata realizzata da qualcuno a cui necessitava magari un citofono per la sua abitazione».

Sparita la pulsantiera

Non stiamo peraltro parlando di una pulsantiera di fresca posa: «Era lì da tempo ma faceva bene il suo lavoro e non c’era nessuna necessità di sostituirla nell’immediato. Poi considerando gli anni si poteva anche pensare, nel breve, a una sua sostituzione, ma non c’è neppure stata la necessità, considerando questo furto».

Come in tutti i paesi anche ad Asso si sono susseguiti dei furti nel corso degli anni, in particolare in abitazioni. Un episodio particolare, anche simile volendo, si è registrato sulla stessa via nel 2019. Era stata rubata una statua raffigurante San Giuseppe, la statua dopo diversi giorni e alcuni articoli anche in queste pagine era stata ritrovata dopo in via Sombico a Canzo.

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