(Foto di bartesaghi)
Monguzzo: allarme per l'ennesimo scontro in località Nobile dopo la dismissione del tutor. Ma per il sindaco è questione di attenzione: «Lavoriamo per una soluzione con la Provincia»
Monguzzo
Tre incidenti in meno di due mesi, tutti con una dinamica molto simile, hanno riacceso l’attenzione sull’incrocio tra la Valassina e l’ingresso-uscita del paese da via San Biagio all’altezza della località Nobile. Un punto nevralgico della viabilità che, nelle ultime settimane, è tornato al centro del dibattito pubblico, soprattutto dopo l’ultimo scontro avvenuto venerdì.
Prima di quest’ultimo episodio, altri due incidenti si erano già verificati il 24 ottobre e il 5 dicembre. In tutti i casi si è trattato di collisioni tra veicoli in transito, fortunatamente senza conseguenze gravi per le persone coinvolte. Anche nell’episodio più recente, che ha visto l’intervento della Sos di Lurago d’Erba, le conseguenze per le persone sono state contenute, ma il ripetersi degli eventi ha fatto scattare un campanello d’allarme.
Secondo molti residenti, tra i possibili fattori all’origine degli incidenti ci sarebbe la dismissione del tutor che termina non molto prima della zona, che avrebbe portato a un aumento della velocità dei veicoli in transito lungo un incrocio già in passato interessato da sinistri. Il problema, infatti, con minore frequenza, c’era anche precedentemente, tant’è che il Comune dialoga da tempo con la Provincia di Como per rivedere l’intersezione.
Il sindaco di Monguzzo, Marco Sangiorgio, invita a una lettura più ampia della situazione: «La premessa che secondo me va fatta è che l’incrocio in zona Lavatoio tutto è tranne che un incrocio pericoloso. È un punto in cui la visibilità è ampia e assolutamente ottimale per chiunque percorra quella strada».
Il primo cittadino non nasconde come il comportamento degli automobilisti giochi un ruolo fondamentale: «Probabilmente la vera causa è da ricercare nell’imprudenza dei guidatori. Mi ci metto dentro anch’io. Spesso si passa a una velocità superiore ai limiti e a volte c’è anche disattenzione».
Questo, però, non significa ignorare il problema: «Il fatto che ci siano frequenti incidenti ci porta comunque a fare delle valutazioni. La criticità esiste e va affrontata, al di là delle responsabilità individuali».
Da qui l’interlocuzione già avviata con l’Amministrazione provinciale: «Come Comune abbiamo già aperto un dialogo con l’amministrazione provinciale, quindi con i tecnici - anche grazie al consigliere provinciale Cristiano Fusi - per studiare insieme una soluzione condivisa».
L’obiettivo è chiaro: «Quello che conta è trovare una soluzione che porti a una diminuzione degli incidenti. Confermo che l’intenzione è quella di rivedere e revisionare l’incrocio, sedendoci al tavolo con la Provincia, che è proprietaria della strada».
Un percorso già iniziato: «Nei primi giorni del prossimo anno sono previsti sopralluoghi per individuare, insieme ai tecnici, la soluzione migliore. Non è una conseguenza diretta degli ultimi incidenti, perché il percorso era già stato avviato da tempo».
Resta infine la sensazione, condivisa da molti, che senza il tutor le velocità siano aumentate: «È un’impressione diffusa, che anch’io ho. Da quando il tutor è stato tolto sembra che molti passino un po’ troppo velocemente. Purtroppo non abbiamo strumenti per misurare questo dato, ma è un elemento che non può essere ignorato».
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