Castello di Pomerio, terza asta: «I privati possono valorizzarlo»
Erba. A venti giorni dalla scadenza delle offerte (base 1,745 milioni), il sindaco spiega la cessione. «Un luogo di grandissimo fascino, che merita un progetto capace di restituirgli vita e funzioni»
Erba
A venti giorni dalla scadenza per la presentazione delle offerte, il sindaco Mauro Caprani spiega perché il Comune di Erba stia cercando di vendere il Castello di Pomerio.
In vista c’è la terza asta, con un prezzo base di 1.745.280 euro, l’apertura delle buste (sempre se arriveranno) è in programma il 17 dicembre.
Il compendio di Buccinigo, nato come fortificazione per trasformarsi poi in filanda e immobile ricettivo, è da sempre nel cuore degli erbesi; mantenerlo in buone condizioni, però, è diventato impossibile. Da qui la scelta, maturata con attenzione, di affidarlo a privati che sappiano valorizzarlo.
«Il Castello di Pomerio - spiega il sindaco in una nota - è un luogo di grande fascino che merita un progetto capace di restituirgli vita e funzioni. Una valorizzazione responsabile significa affidarlo a chi ha competenze e risorse adeguate, nel pieno rispetto della sua identità».
Da qualche anno, quando ha lasciato l’ultima società di banqueting che gestiva il compendio, il Castello è inutilizzato (se non per qualche sporadico evento pubblico, organizzato con tutte le limitazioni del caso). Questo ha portato l’amministrazione a interrogarsi sul futuro del complesso e sulla soluzione migliore per preservarne il valore.
L’ipotesi di investire soldi pubblici nella riqualificazione è stata scartata: significherebbe togliere risorse ad altri investimenti essenziali per la città, e in seguito sarebbero necessari continui e onerosi interventi di manutenzione.
Allo stesso tempo, alcuni cittadini sono preoccupati dal fatto che il castello possa essere trasformato o snaturato. A questo proposito, ricorda Caprani, «non sarà possibile alcun ampliamento o intervento invasivo. Il complesso è tutelato da vincoli storici e ambientali che ne preservano integralmente struttura e carattere. Ogni progetto dovrà essere compatibile, conservativo e approvato dagli enti preposti».
Arrivati alla terza asta, il prezzo base è passato dai 2,7 milioni di euro stimati alcuni anni fa dall’Agenzia delle entrate a 1,7 milioni di euro. Lo sconto è notevole, ma i ribassi del 20 per cento nel passaggio da un’asta all’atra sono quelli previsti dalla legge.
«Tenere inattivo un luogo di questo pregio non sarebbe tutela» conclude il sindaco. «La nostra scelta guarda avanti: vogliamo che il Castello di Pomerio abbia un futuro, non un passato sospeso. La valorizzazione responsabile è il modo migliore per proteggere ciò che siamo e per costruire ciò che saremo».
Oltre mille cittadini che sono riusciti a prenotare i biglietti, esauriti in 12 ore, avranno l’occasione di visitare parte del Castello di Pomerio il 6-7 dicembre, in occasione dell’evento “Il villaggio di Babbo Natale” promosso dal Comune di Erba.
Pochi giorni dopo si saprà se qualcuno si è fatto avanti per rilevare l’immobile, il parco storico e l’area sporting che si trova sul retro della proprietà.
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