Centro, in un giorno fino a 36mila turisti

L’analisi Confcommercio, i dati ricavati dai cellulari. Tra aprile e giugno in vetta americani (28%) e francesi

Como

Record di visitatori nel centro storico di Como il 24 maggio scorso, quando sono state registrate 36.885 persone in ingresso nella città murata. Certo non è sempre così, il 5 maggio erano “solo” 21.600. I dati sono stati registrati da Confcommercio Como attraverso un sistema di monitoraggio dei cellulari che intercetta gli ingressi in centro.

Attivo solo da tre mesi, si tratta di un primo efficace sistema per avere dei dati capillari, e quindi delle analisi più puntuali, su come si muovono i flussi turistici, elemento fondamentale per poi elaborare delle strategie di accoglienza, gestione e, si auspica, sistemi per scongiurare picchi di concentrazione. Per esempio è già possibile sapere che la fascia oraria con il numero maggiore di ingressi è quella tra le 16 e le 17 nei giorni feriali, mentre nel fine settimana è tra le 11 e le 12.

Solo l’inizio

«Il sistema è stato realizzato da Confcommercio Como insieme ad Analytics e stiamo valutando di implementare i punti di rilevazione per un monitoraggio più ampio delle zone di interesse turistico e commerciale della città. Il sistema restituisce un dato con un elevato tasso di affidabilità - ha spiegato Graziano Monetti, direttore di Confcommercio Como - stiamo anche interloquendo con l’Università dell’Insubria per ampliare il lavoro di analisi attraverso l’integrazione di altre basi dati di rilevazione. L’obiettivo è poter ottenere informazioni ancora più precise su cui poter ragionare. Occorre infatti conoscere comportamenti e aspettative di chi viene sul nostro territorio per poter intercettare il turista che desideriamo, mantenendo l’equilibrio con i residenti e i lavoratori per un turismo sostenibile che non sia subìto dal territorio ma governato e che non provochi la spersonalizzazione, ma al contrario rafforzi l’identità dei luoghi».

Il rilevamento dei cellulari consente non solo di sapere quante persone transitano, ma anche la loro provenienza, il tempo di permanenza e il numero di accessi dello stesso telefono. Proprio grazie a questi ultimi due dati rilevati si può determinare con ragionevole precisione se si tratta di residenti oppure no. In questo modo è possibile anche estrapolare il dato escludendo gli abitanti del centro che ancora “resistono” nelle loro abitazioni in Ztl e che, presumibilmente, transitano negli ingressi.

In calo gli svizzeri

Non sorprende che oltre la metà dei turisti in centro siano visitatori stranieri: il 61% delle persone che circola per la città murata, infatti, provengono dall’estero. In particolare sono statunitensi per il 28%, francesi per il 26,4%, gli svizzeri sono in calo con il 13,6% delle presenze, a seguire gli inglesi per l’8,2%. Sorprende invece scoprire che lo 0,8% proviene dalla Polonia e il dato, interessante per gli operatori del commercio, è in crescita.

Le variazioni sui flussi sono già significative e indicano un calo di presenze: gli ingressi complessivi in centro Como sono infatti diminuiti a giugno del 4,3% rispetto al mese precedente, ma non si tratta di una disaffezione degli stranieri, che sono invece moderatamente aumentati.

Più interessante sarà osservare l’andamento stagionale delle visite, utile non solo per la gestione dei mezzi pubblici o dei parcheggi, ma anche per gli operatori dei commercio, per capire se la città sta progressivamente beneficiando di quello sforzo per la destagionalizzazione su cui tanto e con alterne fortune si è investito.

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