Da 14 anni nel mezzo del paese: la gru che finisce in tutte le foto

Musso, ha ormai finito per caratterizzare lo skyline dell’abitato di Terza Ma la svolta è vicina: finita la battaglia legale tra proprietario e Comune

Musso

La gru che campeggia da quattordici anni, ferma, nel bel mezzo dell’abitato della frazione di Terza potrebbe tornare presto operativa per poi essere smontata.

Ormai è diventata un elemento della frazione. Uno svizzero innamorato del luogo aveva acquistato una villa d’epoca presentando un progetto di ristrutturazione che venne approvato dal Comune con regolare concessione edilizia.

Ma i lavori, appena iniziati, vennero presto fermati dalla nuova Amministrazione in seguito a segnalazioni che, con tanto di pareri legali, evidenziavano come il progetto non avrebbe rispettato determinati vincoli. Da allora è stato un susseguirsi di ricorsi e controricorsi, fino alla recente e definitiva sentenza di cassazione che riconosce le ragioni del Comune.

«La concessione risale a quando era in carica l’Amministrazione precedente – sottolinea il sindaco di Musso, Marco Pozzi – . Fatte le necessarie verifiche, riscontrammo delle effettive anomalie, in particolare relative alle volumetrie, al vincolo per il depuratore e ai permessi ambientali». E così l’enorme gru, mezzo di cantiere che dovrebbe essere smontato se non operativo, è rimasta lì, come un vecchio metallico, per ben quattordici anni.

Come attrezzatura di lavoro è disciplinata dal decreto legislativo 81/08, secondo cui «il titolare del cantiere deve provvedere affinché venga sottoposta a controlli periodici o straordinari da parte di persona competente»; il Comune, in questo senso, assicura di aver sempre monitorato la situazione per ragioni di sicurezza pubblica.

Ora che la trafila giudiziaria è conclusa, il proprietario è pronto per ripartire con i lavori, da eseguire ovviamente nel rispetto della sentenza di terzo grado e chi abita nel circondario, una volta chiuso il cantiere, non sarà più costretto a guardare con un po’ d’ansia i movimenti di quel lungo braccio metallico quando in paese spira vento forte.

Sempre a Musso, ma stavolta in frazione Croda, fanno discutere anche tre piccole unità abitative asimmetriche e con vetrate realizzate di recente, che risaltano sul versante. I commenti sono per lo più negativi. Vale per tutti quello di una residente: «Tra tanto verde e le case esistenti, vecchie e nuove, queste sono veramente un pugno in un occhio, tanto che quando passo da Croda non alzo più lo sguardo».

Dice la sua in merito anche il primo cittadino: «Si tratta di piccole costruzioni che, è bene sottolinearlo, sono state autorizzate dalla Soprintendenza. Sono sicuramente particolari, non in linea con la tradizione del luogo: possono piacere o meno, ma non parlerei certo di ecomostri».

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