Dalla formazione al fine vita dei prodotti: in Federlegno la sostenibilità è al centro

Arredo Otto progetti europei attivi, 980 ore di formazione, 45 webinar gratuiti per gli associati. Sono tra i dati più significativi pubblicati in un bilancio che rilancia la transizione ecologica

Como

Novecentottanta ore di formazione erogate ai dipendenti, 8 progetti europei attivi e 45 webinar gratuiti per gli associati sono tra i dati più significativi pubblicati da FederlegnoArredo nel Bilancio di Sostenibilità 2024, pubblicato ieri e frutto di un percorso volontario in coerenza con il proprio impegno nella transizione ecologica della filiera legno-arredo.

Dalla formazione al fine vita dei prodotti, passando per la circolarità dei materiali e l’adeguamento normativo, il documento raccoglie dati, progetti e azioni concrete che sono in atto sia all’interno dell’organizzazione che in favore delle aziende associate.

«La sostenibilità, per FederlegnoArredo e per le aziende che rappresenta, non è una moda né un obbligo, ma una visione di lungo periodo che si concretizza nel quotidiano – ha detto il presidente di FederlegnoArredo, Claudio Feltrin - grazie soprattutto a un’azione sistemica della filiera legno-arredo, leader sui temi dell’economia circolare e promotrice di uno sviluppo economico che si fonda sul rispetto dell’ecosistema e del capitale umano. Il Bilancio di Sostenibilità 2024 non è soltanto una fotografia di ciò che abbiamo fatto, ma vuol essere anche una bussola per orientare le scelte future».

Il 2024 è stato un anno cruciale per l’avanzamento della transizione ecologica nella filiera del legno-arredo e che, in alcuni casi, ha visto il proliferare di norme e regolamenti di forte impatto sul settore, tali da diventare un ostacolo e rappresentare un problema di competitività.

Per questo la Federazione ha intensificato il presidio sulle normative europee, supportando le imprese nell’implementazione del nuovo Regolamento sull’ecodesign, strumento destinato a incidere in profondità sul ciclo di vita dei prodotti. Accanto a questo, il lavoro si è concentrato anche sulla normativa imballaggi e sul Regolamento Ue contro la deforestazione, tutti elementi centrali per la competitività del comparto.

Per le aziende associate, FederlegnoArredo ha predisposto linee guida operative, tavoli di confronto e un’azione costante di rappresentanza a Bruxelles, collaborando con le istituzioni per garantire un’applicazione delle norme che sia efficace, proporzionata e coerente con le specificità della filiera. Un altro passo decisivo nel 2024 è stato l’avvio della creazione di un Consorzio per la Responsabilità Estesa del Produttore per l’arredo. Una scelta strategica che anticipa possibili obblighi normativi e rappresenta una svolta nella gestione del fine vita dei prodotti, promuovendo modelli di riuso, filiere del riciclo e nuove opportunità di business. Il Consorzio ha sottoscritto nel 2025 un accordo di programma con il Ministero dell’Ambiente per analizzare i flussi e la composizione dei rifiuti del comparto.

«Ci auguriamo che queste pagine siano in grado di restituire il senso del lavoro svolto in un anno complesso per la nostra filiera, un anno in cui, accanto alle sfide quotidiane del fare impresa, abbiamo continuato a porre al centro la sostenibilità come leva di sviluppo, innovazione e competitività per il settore – ha concluso Feltrin - il dialogo con gli stakeholder, il presidio normativo, la formazione delle nuove generazioni, la promozione del Made in Italy e la transizione ecologica sono le direttrici su cui continueremo a lavorare».

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