La strage di Bologna, tra ricordi e silenzi: musica in omaggio ai comaschi coinvolti

Como Alle 10.25 la cerimonia nella basilica San Fedele per ricordare la famiglia Mauri Bosio. Quarantacinque anni dopo il tragico evento, canti, pensieri e testimonianze degli amici

A 45 anni dalla strage alla stazione di Bologna del 1980, il dolore per le 85 persone uccise e per le centinaia di feriti è ancora vivo e presente. Nonostante il tempo trascorso, il ricordo di quella tragedia, delle vite spezzate, delle responsabilità politiche e della violenza che la circondò, continua a segnare profondamente la coscienza collettiva.

Ogni anno, il 2 agosto alle 10.25, un gruppo di amici legati alla famiglia Mauri Bosio si riunisce in piazza San Fedele e nella basilica di San Fedele, luoghi particolarmente significativi per le tre vittime comasche della strage, per condividere un gesto semplice e sentito di memoria e amicizia.

Filo conduttore

Il filo conduttore dell’incontro di quest’anno è “Ricordi e silenzi – Memoria, musiche e parole per non dimenticare”: chi vorrà potrà leggere (o far leggere) un proprio pensiero o testimonianza.

Durante la cerimonia sarà recitato un testo ispirato al celebre brano “Lamento di Didone” di Henry Purcell, con accompagnamento musicale all’organo a cura di Pietro Cattaneo, che eseguirà anche altri brani evocativi legati al tema del ricordo e del lutto “Rimembranza” di Pietro Yon, “Requiescat in pace” di Henry Ley, “Elegy” di Serban Nichifor e “Il girotondo degli angeli” di Lino Liviabella. La scelta della basilica di San Fedele ha un valore simbolico e personale: Carlo Mauri (32 anni), Annamaria Bosio (28 anni) e il figlio Luca Mauri (6 anni), tre delle vittime della strage, avevano con quella chiesa e la sua comunità un legame profondo.

In quella parrocchia avevano celebrato momenti importanti della loro vita – battesimi, matrimonio e funerali. La famiglia, originaria di Cantù e poi residente a Tavernola, era sempre rimasta legata alla città di Como, dove Carlo e Annamaria erano nati.

Omaggio

L’evento è organizzato da Università popolare Como, Auser, NodoLibri, #musicom, Expomus con Fondazione Cardinal Ferrari, Fiera del libro di Como, #comolegge, Scuola dell’infanzia Luca Mauri – Istituto comprensivo Borgovico e le biblioteche di Tavernola e di Mandello del Lario. E tutta la città mantiene viva la memoria di questa famiglia. Era giunta da poco alla stazione di Bologna quando, alle 10.25, fu travolta dall’esplosione, perdendo la vita tra le macerie.

La loro è, purtroppo, solo una delle tante storie che si intrecciano all’ombra di quello che è stato indubbiamente il momento più buio della storia d’Italia del secondo dopoguerra, sigillo della stagione degli anni di piombo, che ancora non ha trovato definitivamente giustizia.

Oggi, come ogni anno l’amministrazione comasca renderà omaggio alla famiglia con la deposizione di fiori sulla tomba al Cimitero monumentale, a nome dell’intera comunità. Il Comune parteciperà ufficialmente alla commemorazione che si tiene a Bologna, con la presenza di una delegazione e del gonfalone cittadino, all’interno della manifestazione organizzata dall’Associazione dei familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna e dal Comitato di solidarietà alle vittime delle stragi.

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