
Economia / Como città
Domenica 04 Maggio 2025
Terra e cibo autentici. Coldiretti: «Battaglia culturale»
L’evento Intenso afflusso di visitatori, ieri, allo spazio associativo con il motto “Stop Cibo Falso”
Erba
Tradizione agricola e cucina si sono incontrate all’Arena Centrale di Lariofiere nello spazio di Coldiretti Como Lecco, animato da un intenso afflusso di visitatori richiamati da degustazioni, incontri e dimostrazioni culinarie.
Agrinatura rappresenta anche un’occasione per portare avanti la battaglia contro il falso Made in Italy, Coldiretti Como Lecco ha infatti rilanciato la raccolta firme per l’introduzione dell’etichettatura europea obbligatoria su tutti i prodotti alimentari: «Quest’anno abbiamo scelto lo slogan #nofakeitaly per essere parte della più ampia iniziativa europea “Stop Cibo Falso” che chiede l’obbligo di origine in etichetta per tutti i prodotti alimentari, una battaglia cruciale per difendere il vero made in Italy» commenta Fortunato Trezzi presidente di Coldiretti Como Lecco presente in Arena Centrale.
«Quadro in peggioramento»
«La contraffazione alimentare è un problema che costa all’Italia oltre 100miliardi di euro l’anno con prodotti spacciati per italiani, ma realizzati con materie prime straniere etichette ingannevoli e falsi 100% Made in Italy che minacciano non solo l’economia, ma anche la salute dei consumatori e il reddito degli agricoltori – evidenzia Trezzi - Un quadro che, con un’adozione potenziale di dazi da parte degli Usa, è destinato a peggiorare, con il proliferare di falsi alimentari come Parmesan o finto Gorgonzola prodotto in Wisconsin che nulla c’entrano con gli originali italiani. Un fenomeno che fa molto male anche all’agroalimentare lombardo e lariano».
Coldiretti chiede l’origine obbligatoria in etichetta per tutti i prodotti, tutele più severe contro le imitazioni e maggiore trasparenza per permettere scelte consapevoli. La raccolta firme sarà attiva fino a stasera ad AgriNatura, ma può essere sostenuta anche negli Agriturismi Terranostra nei Mercati Contadini di Campagna Amica e negli uffici Coldiretti.
Eccellenze lombarde
«Si tratta di una battaglia epocale - aggiunge Rodolfo Mazzucotelli direttore di Coldiretti Como Lecco - Per tutelare la salute pubblica e i consumatori, è fondamentale applicare il principio di reciprocità negli scambi con i Paesi terzi, assicurando che tutti i prodotti importati nell’Unione rispettino gli stessi standard ambientali, sanitari e normativi previsti per quelli europei, vietando l’ingresso di alimenti ottenuti con sostanze o metodi non consentiti in Europa».
La normativa UE prevede che l’indicazione del paese d’origine o del luogo di provenienza sia obbligatoria solo quando la sua assenza potrebbe fuorviare il consumatore, facendogli credere che l’alimento provenga da un luogo diverso da quello reale. L’obbligo di indicare l’origine si applica soltanto nei casi previsti da specifiche normative di settore.
Agrinatura è stata anche una celebrazione dell’eccellenza agroalimentare lombarda con protagonisti chef e produttori. Marco Spini esperto di vini del ristorante Ba di Milano ha guidato il pubblico in un viaggio tra i vitigni del Lario mentre Gianni Tarabini de La Fiorida con la sua stella Michelin ha stupito con il piatto “Uovo rubato nel pollaio” un omaggio ai sapori alpini in vista delle Olimpiadi in Valtellina, e i fratelli Butticè de Il Moro di Monza hanno curato il Talk Cooking Show inaugurale.
Sapori della tipicità lariana
Il pomeriggio di ieri ha visto il Talk-Cooking Show La Carbonara del cuoco contadino Salvatore Cartolano dell’Agriturismo Al Colle di Lurate Caccivio che ha proposto una versione alternativa del piatto romano utilizzando asparagi verdi di Cantù e formaggio di malga. A seguire il Talk-Cooking Lab Spaghetti al missoltino dello chef Ilie Svet di Una Finestra sul Lago di Carate Urio. Non sono mancati momenti di approfondimento come l’incontro “I formaggi in quota storie di alpeggio” curato dal gastronomo Jacopo Fontaneto che, oltre a coordinare il cartellone della sezione gastronomica, ha raccontato il mondo della transumanza e la degustazione “Il futuro non è amaro il gusto di Baggero in un bicchiere” dedicata alla birra artigianale prodotta nella frazione di Merone.
«Abbiamo voluto collegare il valore della cucina a quello della terra: grandi piatti possono nascere solo da produzioni rintracciabili, sane e sicure come quelle degli agricoltori italiani e lariani - aggiunge Trezzi - Dal Rapporto Imea 2024 emergono dati contrastanti con un +7,5% nelle esportazioni agroalimentari italiane e un record di quasi 70miliardi di euro, ma anche una flessione per cereali e olio d’oliva settori più colpiti dalla concorrenza sleale mentre continua il boom del vino con i cru lombardi sempre più richiesti all’estero».
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