Uboldi: fine settimana nero. Brutta botta, addio tricolore?

Automobilismo A Imola un incidente in gara 1 e un decimo posto in gara 2. «Ho dolori alle gambe, sono stato fortunato a uscire senza ferite serie»

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Un ritiro e un decimo posto non sono affatto gli obiettivi che Davide Uboldi si era imposto arrivando all’autodromo di Imola secondo assoluto e, quindi deciso ad profittare delle due gare del weekend per agganciare il leader Simone Bianco.

Gara 1 è stata complicata al massimo, con bandiere rosse e safety car in pista. Il primo stop addirittura nel giro di formazione, quando per una incomprensione Luca Verdi e lo svizzero Christian Canonica sono entrati in collisione alla Piratella.

Il bergamasco è rimasto nella ghiaia, il ticinese è riuscito a raggiungere lo schieramento ma è stato comunque costretto ad alzare bandiera bianca per i danni rimediati alla vettura. Poche centinaia di metri dopo il via, invece, un incidente multiplo metteva subito fuori causa Davide Uboldi, ovvero il più immediato inseguitore di Bianco in classifica, con la sua Raiden di Emotion e i due piloti Andrea Frizza e Filippo Lazzaroni.

La vettura del comasco scartava verso destra, trascinando a muro le altre due e costringendo la direzione gara a esporre la bandiera rossa. Alla fine ha vinto Bianco, che con questo successo era arrivato ad un passo dal chiudere il campionato, Ciò invece non è successo perché in gara 2 il diciottenne brianzolo è stato costretto al ritiro, lasciando quindi ancora aperto il campionato, che si deciderà con le due ultime gare di Misano a metà ottobre. Il ritiro di Bianco nella seconda tornata avrebbe offerto un’opportunità ad Uboldi di rientrare in gioco, ma solo il decimo posto in gara 2 ha reso più complicata per lui la situazione di classifica. Non è stato tanto la partenza in ultima fila, quanto le condizioni fisiche del cinquantaduenne pilota comasco, dopo il gran botto di sabato, che non gli hanno consentito di produrre la velocità di cui è capace.

«Posso ritenermi ancora fortunato – spiega Davide - di essere uscito con le mie gambe dal violento impatto contro il muro a 160 all’ora. Ho fatto gara 2 solo per onor di firma, ma ne sono uscito ancor più dolorante alla gambe ed allo sterno. Quest’anno purtroppo è andato così». Ci sono ancora due gare. «È vero, ma anche vincendole entrambe non raggiungerei Bianco. Però non mi tirerò indietro, ma combatterò sino all’ultimo giro in pista per chiudere almeno secondo». Conoscendo Uboldi, sarà sicuramente così.

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