«Forza Ali. Sei anche meglio di Jacobs»

Atletica Parla Licciardello, suo ex allenatore in Fiamme Gialle: «Ci vuole tempo per recuperare da un guaio posturale ben noto»

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Claudio Licciardello, ex atleta olimpico e per dieci anni tecnico del settore velocità delle Fiamme Gialle, ha assunto ufficialmente il ruolo di responsabile tecnico dell’Abu Dhabi Athletics Club. Una nuova stimolante avventura che però non gli impedisce di tornare su uno degli atleti preferiti, Chituru Ali. Il velocista di Albate (26 anni) l’anno scorso ha lasciato l’Italia per andare ad allenarsi a Los Angeles dal tecnico americano Jonh Smith. L’ultima stagione è stata una delusione con pochissime gare disputate e senza tempi. «E’ un ragazzo a cui voglio bene -ha detto coach Licciardello -. Sicuramente il sentimento che ho provato vedendo le difficoltà che ha affrontato è quello del dispiacere». I problemi che ha conosciuto, li aveva già vissuti anche quando si allenava a Roma, con le Fiamme Gialle. «Ho conosciuto il suo fisico negli anni -ha aggiunto il tecnico -. I problemi che ha avuto non sono nuovi, in particolare quelli della parte superiore della coscia che aveva già avuto in tempi abbastanza recenti. Eravamo riusciti a superarli attraverso posture e lavori integrati all’allenamento giornaliero. A Roma si allenava tanto e volentieri». Invece nel 2025 Ali è tornato indietro, ricadendo nei problemi muscolari che era riuscito a superare. Una situazione che ha fatto precipitare la stima dell’uomo jet. Ma coach Licciardello non molla: anche se ovviamente non si permette di mettere in allarme il nuovo allenatore.

«Rafforzare la parte addominale aiuta a compensare quella parte molto corta in termini di mobilità -ha spiegato -.. Deve lavorare in maniera integrativa affinché il motore possa essere sempre ben rodato. Vedere che i problemi sono gli stessi di due anni fa mi è dispiaciuto, ma è lo scotto che si paga quando si affronta una novità». Il finale è rivolto al futuro, con la speranza che Ali possa tornare al più presto nei quartieri alti dei 100 metri.

«Anche perché ho sempre detto che l’albatese è allo stesso livello di Jacobs -ha concluso -. Serve però del tempo per raggiungere tale livello. Marcell non è esploso subito: erano quattro anni che faceva 10 e 0 prima di Tokyo. Chituru quante volte ha corso 10 e 0? Mezza stagione? Ecco perché per me ha bisogno di tempo e di trovare il suo equilibrio».

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