Milan-Como in Australia: l’ennesimo dietrofront

Ormai è ufficiale il no alla sfida di Perth

Adesso è praticamente ufficiale l’ennesimo dietrofront: niente Australi per Milan-Como. Non si va a Perth e si cerca una soluzione in Italia.

Nel frattempo era stato balletto fino a qualche instante fa.

Ecco la cronaca della giornata.

Magari quando, poi, potete farci sapere qualcosa, eh... Con calma! Senza fretta. Oggi dovrebbe/potrebbe essere il giorno in cui verrà posta la parola fine alla questione di Milan-Como in Australia. Sì? No? Oggi è il giorno della finale della Supercoppa Italiana. E siccome tutti i papaveroni implicati nella vicenda sono riuniti in Arabia, si dice che dovranno per forza decidere oggi (ma non ci sorprenderebbe il contrario...). Il silenzio delle ultime ore (paradossale se pensiamo a quanto impegnativa è questa trasferta dal punto di vista logistico; e, dall’altra parte, quanto è pesante dal punto di vista storico) è assurdo e assordante. Nessuno parla più. Non si fanno neppure previsioni. Tutti pendono dalle labbra di Simonelli, che pende dalle labbra di Collina, che pende dalle labbra di Infantino che al mercato mio padre comprò.

I motivi di questo silenzio stanno anche in un retroscena che possiamo raccontarvi. Il salto in avanti del presidente della lega Simonelli, che mercoledì scorso aveva annunciato l’ufficialità dello spostamento a Perth della partita, pare abbia provocato il malumore di Collina, designatore Fifa, che frettolosamente è stato dato come d’accordo ad assegnare una terna arbitrale asiatica. Il nodo di tutta la vicenda. Perché viola il regolamento AIA (regola 5), che impone arbitri italiani per le gare di campionato.​

Le norme organizzative interne della Figc prevedono che «le gare considerate ufficiali debbono essere dirette da un arbitro designato dal competente organo tecnico dell’Associazione Italiana Arbitri».

Che poi, anche questa pretesa della Federazione Asiatica appare strana. Ma come, acquisti il pacchetto, la vendi come una cosa epocale, e poi ti impunti su un particolare di cui non si conosce il senso, anzi che presta il fianco a critiche e pericoli di inadeguatezza davanti a tutto il mondo? Cos’è questa fissazione sugli arbitri autoctoni? Sembra quasi fatta apposta per bloccare tutto. Comunque, oltre stasera sarebbe davvero inopportuno andare, la figuraccia si ingrandisce ogni ora che passa. Speriamo che oggi arrivi la risposta. E che sia un “no”.

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