Il Como e quel mercato in stile Football Manager

Il portale online rivistaundici.com fa un paragone sulle strategie

CALCIO

Una interessante analisi sul mercato del Como è uscita sul portale on line rivistaundici.com. Paragonando la strategia della società azzurra a quella che utilizzano i giocatori di Football Manager. Dove la strategia migliore è quella di scandagliare il calciomercato e riempire la propria rosa virtuale di giovani talenti. Postadolescenti comprati a prezzi contenuti e messi in campo fin da subito. Ma quello è un gioco da computer. Qui è mercato vero. Eppure la strategia sembra quella.

Secondo rivistaundici il Como sta esasperando questo modello di business: Jesús Rodríguez, Martin Baturina, Jayden Addai, Álex Valle, Fellipe Jack, Maxence Caqueret, Assane Diao, Nico Paz, Alieu Fadera, Maxi Perrone, Yannik Engelhartd, Anastasios Douvikas. «Sono tutti ragazzi – scrive la rivista - che al momento del loro arrivo non andavano oltre i 24 anni. Anzi, in realtà Addai, Diao, Rodríguez e Paz sono arrivati a Como ancora prima di compierne 20; Alex Valle ne ha solamente 21, Baturina va per i 22. Nicolas Kuhn, appena arrivato dal Celtic, rappresenta l’unico strappo alla regola, ma non più di tanto: il giorno di Capodanno 2026 festeggerà il suo 26esimo compleanno.

Insomma, si può dire: siamo in piena zona-Football Manager. Perché, andando per un attimo al di là delle suggestioni legate a FM, i nomi di Baturina, Addai, Caqueret, Diao e Jesús Rodríguez, ma anche di Nico Paz e Perrone e Douvikas, sono sconosciuti soltanto ai tifosi che non vanno oltre il mainstream: gli osservatori di tutto il mondo sapevano e sanno benissimo chi sono, tantissimi club avrebbero voluto e potuto prenderli. E invece, eccola la grande notizia, li ha presi il Como. Li ha convinti il Como. Ecco, in Italia questo tipo di approccio è una prima volta assoluta. Perché sì, è vero, tantissime altre società – l’Udinese, l’Empoli, il Sassuolo, il Palermo ai tempi di Zamparini, volendo anche il Napoli di De Laurentiis fino a qualche anno fa – hanno operato benissimo sul mercato dei giovani a livello internazionale, ne hanno trovati e ne hanno lanciati tantissimi. Il Como, però, sta mettendo insieme la quantità, la profittabilità ipotetica e anche la qualità con delle stelle potenziali, come dei predestinati».

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