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Sabato 13 Dicembre 2025
Il Como solidale. Va in visita a due ospedali
Vigorito e Caqueret al Sant’Anna. Butez e tre Primavera al S. Gerardo di Monza
Il Como e i bambini. Un rapporto speciale, soprattutto con i bambini meno fortunati. E anche quest’anno, con l’avvicinarsi del Natale, la società e i giocatori hanno voluto manifestare il loro affetto in maniera concreta, anche con la loro presenza, ai piccoli ricoverati in diverse strutture di cura.
Mauro Vigorito e Maxence Caqueret sono stati in visita al reparto Pediatria del Sant’Anna, portando in dono ai piccoli pazienti un orsetto di peluche con la maglia del Como e trascorrendo con i bambini momenti di spensieratezza. Il regalo è figlio del progetto “Un Natale speciale”, grazie alle donazioni dei dipendenti del Como e di Sent. Gli orsetti saranno distribuiti per tutto il mese di dicembre all’Ospedale Sant’Anna e al Sant’Antonio Abate di Cantù.
La prima squadra invece contribuirà con delle donazioni all’acquisto di macchinari o apparecchi medici in base alle necessità specifiche individuate dagli operatori sanitari. Lo scorso anno erano stati donati, con il contributo della squadra e dello staff, sette dispositivi Tytocare, strumenti che consentono consulti medici da remoto per pazienti pediatrici con patologie complesse.
La visita dei giocatori si è chiusa con un momento significativo: la visita in ospedale di Liam, un border collie ospite del Canile Valbasca, per un breve momento di Pet therapy con i piccoli pazienti. L’iniziativa segna anche l’inizio di una collaborazione del Como con il canile. E sempre in questi giorni, mercoledì, il portiere del Como Jean Butez insieme ai giocatori della Primavera Francesco Andrealli, Cristian Mazzara e Italo Bulgheroni, ha invece fatto visita ai piccoli pazienti del Centro Maria Letizia Verga di Monza, visitando anche il laboratorio di ricerca della Fondazione Tettamanti, che sostengono insieme all’Associazione “Quelli che con Luca”. La ricerca contro la leucemia infantile viene sostenuta con continuità dal Como, e per il prossimo anno si spera di riuscire a curare i primi pazienti recidivi e refrattari alle cure con la terapia car-t, sviluppata grazie al progetto finanziato da “Quelli che con Luca”.
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