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Lunedì 04 Agosto 2025
L’Italiano Gt Endurance. Segù secondo, Valori terzo
Automobilismo Entrambi i comaschi protagonisti a Imola nella Gt Cup. Amaro ritiro di Gilardoni, mentre Cairoli non riesce neppure a partire
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Bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto per i quattro piloti comaschi in gara ieri nella “3 Ore di Imola” all’autodromo Enzo e Dino Ferrari, per la terza tappa del Campionato Italiano Gran Turismo Endurance.
Sul secondo gradino del podio Luca Segù e sul terzo Ronnie Valori, entrambi nella Gt Cup, mentre non vede la bandiera a scacchi Kevin Gilardoni, mentre addirittura Matteo Cairoli non riesce nemmeno a partire.
In testa fino a metà gara, Luca Segù e Diego Locanto, sono rallentati da un calo di potenza della loro Lamborghini Huracan St Evo2 e perdono secondi preziosi. Ci pensa però Segù nell’ultimo suo stint a recuperare parte del gap ed a mantenere la posizione d’onore nella Prima Divisone Gt Cup e in tal modo confermare la leadership in campionato.
Gioie e dolori
Bene anche Ronnie Valori, giovane talento comasco, che corre nella Seconda Divisione, condividendo la Porsche 992 Gt3 Paolo Calcagno e Roberto Coradi.
Una gara disputata con regolarità da Valori e compagni, che hanno concluso meritatamente sul terzo gradino del podio, mantenendo la seconda posizione assoluta.
«Abbiano avuto anche una foratura nel mio stint - spiega Ronnie -, ma siamo comunque riusciti a rimediare. Siamo secondi in campionato e al Mugello ci giocheremo il titolo».
Ma ci sono anche le note dolenti. Su tutti il ritiro a metà gara di Kevin Gilardoni nella Gt3 Am, alla guida della Lamborghini Huracan Gt3 Evo 2, condivisa con Mattia Micheletto e Ignazio Zanon. Il weekend era iniziato bene per il terzetto, con tempi buoni nelle libere e altrettanto buoni nelle qualifiche, che hanno assegnato la partenza in terza fila. Tutto sembrava dare una svolta alla sfortuna che aveva perseguitato il terzetto nelle due tappe tricolori precedenti.
Infatti la partenza è stata perfetta, con Gilardoni che nel suo stint ha tenuto la sesta piazza assoluta, puntando anche alle posizioni da podio. Purtroppo dopo il cambio pilota, Micheletto è stato coinvolto in un contatto causato da un concorrente e la vettura è stata danneggiata al punto di essere costretta ad uscire di scena poco dopo.
«Ancora una volta abbiamo dovuto fare i conti con la sfortuna - commenta Kevin - ma quello che più dispiace è che avevamo la possibilità di fare un buon risultato, il primo di una stagione che non è andata bene sin dall’inizio, grazie al passo giusto che finalmente avevamo trovato. Purtroppo tutto inutile».
«Principio d’incendioZ
E’ partito male sin da subito, invece, Matteo Cairoli, chiamato nel Gt italiano a condividere la Ferrari 296 Challenge con Nicolò Maddalena nella Prima Divisione GT Cup. La vettura non è andata bene sin dall’inizio per problemi al cambio nelle libere 1.
«Abbiamo fatto le libere 3 - spiega Matteo - ma la macchina prima di fare la pole di classe ha avuto un principio d’incendio e si sono accorti che c’era un semiasse rotto, quindi hanno deciso di ritirarsi senza nemmeno partire».
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