Un Fancellu superstar al Giro del Giappone. «Bellissimo e speciale»

Il venticinquenne comasco si è aggiudicato la gara nipponica di sette tappe. «Abbiamo raccolto quello che ci meritavamo»

CICLISMO

«È stato bellissimo. Innanzitutto perché sono tornato alla vittoria dopo alcuni anni e poi perché sono riuscito anche a conquistare il Giro del Giappone, competizione alla quale il mio team teneva molto essendo nipponico e ritenendola dunque la corsa di casa. Dunque, qualcosa di speciale. Siamo così riusciti entrambi a centrare l’obiettivo che ci si era prefissi. E, concedetemelo, abbiamo raccolto quello che ci meritavamo». È comprensibilmente euforico Alessandro Fancellu al termine dell’ultima frazione del Tour of Japan che non ha spaiato le carte in tavola e che dunque l’ha visto trionfare nella classifica generale.

«Mi tocca rientrare»

Il venticinquenne corridore comasco si era infatti presentato ieri all’ultimo atto della corsa - un circuito completamente pianeggiante all’interno della capitale Tokyo - con un margine di 21” sul compagno di squadra Simone Raccani e con oltre un minuto sull’australiano Dyball. E le posizioni si sono cristallizzate al termine della tappa vinta allo sprint dall’“aussie” Liam Walsh.

«La tappa di oggi (ieri, ndr), si sapeva, era destinata a concludersi in volata - spiega Ale - e così l’importante per me era rimanere fuori dai pericoli ed evitare qualsiasi situazione potesse mettere a rischio la maglia. Bastava controllare gli avversari diretti ed evitare di perdere terreno nei loro confronti. Di sicuro, il più era stato fatto in precedenza. Con il successo nella seconda tappa e successivamente con la frazione sul Monte Fuji dove ho costruito la mia leadership».

A chi dedica questo trionfo? «Al mio team, l’Ukyo, oltre al ds Manuele Boaro e al manager Alberto Volpi che hanno creduto in me».

Si tratterrà qualche giorno in Giappone? «Mi sarebbe piaciuto restare qui ancora un po’ e visitare Tokyo come si deve perché da quel che poco che ho visto mi è parsa molto bella. Un po’ come tutte le zone del Giappone che abbiamo percorso in questa settimana di corsa. Ma sono già in aeroporto per far rientro in Italia... - confida al telefono -. Dovrò dunque rimandare la mia versione da turista in occasione della Japan Cup a fine stagione, sempre ammesso che me lo potrò permettere».

«Il campionato italiano»

«Il mio prossimo appuntamento con le gare sarà quello con il campionato italiano il 29 giugno, mentre ora avrò una settimana senza bici, perché in fondo da gennaio non ho mai staccato e comincia a pesarmi un po’ - fa sapere -. Dopodiché mi preparerò per la seconda parte di stagione dove proverò a ripetermi in una corsa più importante, magari in una delle classiche italiane dell’estate. Sarebbe il massimo vincere una di quelle... Ci penseremo però più avanti, ora devo assolutamente recuperare energie. Suppongo che andrò poi in altura per preparare al meglio le gare in programma da agosto a ottobre. Insomma, non è certo finita qui perché manca ancora una bella fetta di stagione...».

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