
Ansa Tecnologia
Venerdì 23 Maggio 2025
A rischio in Italia i test con il trapianto di staminali contro la Sla
Nonostante sia stata un successo a livello internazionale , la sperimentazione del trapianto di cellule staminali nel cervello per combattere la Sclerosi Laterale Amiotrofica rischia lo stop in Italia. Dopo la fase 1 della sperimentazione, condotta fra il 2012 e il 2015 dal gruppo di Angelo Vescovi, la fase 2 rischia di restare al palo . Lo denuncia in una lettera aperta la Coalizione italiana Sla, che riunisce le maggiori associazioni di pazienti.
"Non esiste alcun tipo di trattamento efficace contro la Sla. Solo grazie alla ricerca scientifica è possibile sperare di avere una chance di sopravvivenza", si legge nella lettera. Lo studio giunto alla fase 2 si chiama Stemals e, scrivono i pazienti, "potrebbe rappresentare un punto di svolta nella lotta a questa terribile malattia". Studio, prosegue la lettera, che "adesso è a rischio: infatti dopo il cambio del direttore scientifico voluto dalla direzione generale dell'Irccs Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, struttura presso cui lo studio è nato e da cui viene gestito, il timore che la sperimentazione Stemals possa essere sospesa o addirittura cancellata è concreto e significativo".
In particolare i pazienti rilevano che Vescovi, precedente direttore scientifico dell'Istituto e ideatore dello studio clinico "non abbia ad oggi ricevuto dalla direzione dell'ospedale una lettera di incarico formale che gli conferisca pieno titolo per la gestione del team di ricerca e dello studio in toto". I presidenti delle associazioni di pazienti della Coalizione Italiana per la Sla rivolgono quindi un "appello alla direzione generale dell'ospedale affinché possa trovare in tempi rapidissimi una soluzione che garantisca la continuità dello studio fino alla sua conclusione naturale", confidando che "le decisioni che verranno prese tuteleranno i pazienti già coinvolti in questo trial, pensando già anche a quelli che in futuro potranno beneficiare di questo trattamento clinico". Per chi è colpito dalla Sla "è di vitale importanza garantire la continuità dello studio perché una sua eventuale interruzione rappresenterebbe una vera catastrofe per chi vive già privato del proprio presente e del proprio futuro e ripone la propria speranza anche in questa sperimentazione".
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