Cantù, presentata l’alleanza di centrodestra. Galbiati è candidata e c’è l’ok di Fratelli d’Italia all’accordo

Politica Conferma per il sindaco uscente. Il capogruppo di FdI, Valeriano Maspero, vice in pectore. Per gli assessorati conteranno i voti

Tutto è bene quel che finisce in coalizione. Dopo lunghe settimane di silenzi, ipotesi più o meno fantasiose, dichiarazioni più o meno di guerra, è scoppiata la pace in casa centrodestra e oggi è atteso l’annuncio ufficiale che a sostenere la candidatura di Alice Galbiati per un secondo mandato alla guida di Cantù sarà un fronte compatto con Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia.

Per limitarsi ai partiti. La prospettiva di presentarsi divisi stuzzicava, s’immagina, solamente gli avversari e chi voleva rivitalizzare un po’ una campagna elettorale assolutamente fiacca in una città come Cantù, dove la domanda non è mai se vincerà il centrodestra ma con che percentuale. Il che, insomma, avrebbe innescato una guerra fratricida tutta interna. Tanto che, dopo qualche fiammata, l’idea è parsa sgonfiarsi da sola, per riapprodare alla famiglia politica tradizionale.

Patto di non belligeranza

Questo, fin troppo facile immaginarlo, verosimilmente non significa che le incomprensioni - soprattutto di natura personale - che hanno visto Fratelli d’Italia sedersi per buona parte del mandato tra i banchi dell’opposizione, da dove hanno cannoneggiato il sindaco Galbaiti senza sosta, siano dimenticate per sempre. Ma al momento vige un patto di non belligeranza. Anche perché l’unica breve parentesi, dal 1993 a oggi, nell’ininterrotto governo della Lega a Cantù, risale al 2012, con la storica vittoria di Claudio Bizzozero per Lavori in Corso. E anche quella volta il centrodestra corse diviso, Carroccio da una parte e Forza Italia e An dall’altra, in quello che allora si chiamava Popolo delle Libertà. La Lega aveva già comunicato che il proprio candidato sarebbe stato Alice Galbiati, nome che non godeva del favore dei meloniani. Oggi il risultato di un lungo confronto politico si concretizza nell’annuncio che anche Fratelli d’Italia, oltre a Forza Italia, la sosterrà. Presenti i massimi rappresentanti dei partiti a livello comasco: due sottosegretari, Alessio Butti per Fratelli d’Italia e Nicola Molteni per la Lega, e il coordinatore di Forza Italia, il consigliere regionale Sergio Gaddi.

I nomi dei papabili per la giunta

Nelle scorse settimane i tavoli politici molto hanno lavorato. Un punto fermo che pare assodato, il fatto che il vicesindaco sarà Valeriano Maspero, capogruppo di Fratelli d’Italia. Così come il fatto che quello che oggi è il primo partito nazionale, in questo mandato escluso dalla giunta, stavolta reclamerà assessori e deleghe importanti. Vedi alla voce Bilancio, o Urbanistica o Sicurezza, per fare ipotesi sensate. Nomi che si possono immaginare nell’esecutivo, quelli dell’ex sindaco Edgardo Arosio, lo storico Massimo Nicolini oppure, sul fronte femminile, Natalia Cattini, che proprio nel mandato breve di Arosio lo era già stata.

In casa Lega si punta chiaramente a una riconferma Maurizio Cattaneo, assessore ai Lavori pubblici e alla Sicurezza che i meloniani avrebbero anche voluto candidato sindaco. E certo non si ricandideranno per sport il vicesindaco Giuseppe Molteni o l’assessore al Sociale Isabella Girgi. A fare la differenza potrà essere il peso delle preferenze a questo punto. Forza Italia oggi conta su due assessori, Matteo Ferrari – anche coordinatore cittadino - e Andrea Lapenna. Ma se FdI avrà il consenso che si immagina non è irrealistico pensare che questa volta, in caso di vittoria, si potrebbe scendere a uno.

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