Arena in commissione: «Ora il bando di gara e cantiere a fine anno»

Cantù Confermata la tempistica: 2 o 3 mesi per l’appalto. Preoccupa il trasferimento a breve del dirigente a Como. Caso via Spluga: al vaglio altri terreni per salvare gli orti

Non è ancora tempo per fissare la data della posa della prima pietra della nuova arena, la casa del Basket, che potrebbe vedere appaltati i lavori tra circa sei mesi. Entro l’autunno, insomma, aprendo il cantiere per la fine dell’anno. L’iter per la realizzazione del palazzetto, come lo chiama la gente, è ormai terminato, e finora ha visto l’amministrazione comunale procedere con un’inedita compattezza tra maggiorana e opposizioni.

Primo luglio, in teoria

Ma qualche preoccupazione, tra i consiglieri, si solleva per il prosieguo, perché il dirigente ai Lavori Pubblici Luca Noseda, che fin dal suo arrivo in piazza Parini nel 2020 ha avuto il progetto del palazzetto sulla sua scrivania, è stato selezionato come nuovo dirigente ai Lavori Pubblici di Como. Trasferimento che si fissava per il 1o luglio, ma nelle ultime ore circolano ipotesi relative a una cessazione molto anticipata del suo ruolo a Cantù.

Ipotesi in merito alle quali ieri non è stato possibile avere conferma o smentita. Martedì è stata convocata una nuova riunione allargata delle commissioni per l’aggiornamento dell’iter cronologico del procedimento per la realizzazione della nuova arena polifunzionale promossa da Cantù Next, in costituenda associazione temporanea d’impresa con Bennet, Nessi & Majocchi , Consonni Strade e ACinque, e la cui gestione sarà affidata alla Asm Global Live.

Tutti gli atti, dopo l’approvazione del progetto definitivo da parte della giunta, sono stati trasmessi alla Provincia, stazione appaltante per il Comune di Cantù, che quindi potrà poi aprire la gara per affidare la realizzazione.

Un lavoro molto complesso. Una volta fissati i criteri per l’aggiudicazione e aperta la gara, serviranno un paio di mesi per la gara e altri due per l’assegnazione.

Latorraca: «Compito terminato»

«A questo punto – sottolinea Vincenzo Latorraca di Pd, Unire Cantù e CanTù con Noi - il compito di competenza del consiglio comunale è terminato, ora è solo la maggioranza che deve dare le indicazioni per determinare i criteri a base di gara che guideranno l’aggiudicazione. Mi sarei aspettato che l’organo politico desse delle indicazioni, indirizzi per stabilire quali parametri adottare. Ma io temo che non ci siano».

Il consigliere Paolo Di Febo, con delega alle Grandi Opere, ha espresso apprezzamento al dirigente Noseda: «Ha fatto un lavoro egregio, va riconosciuto, che ci ha portato un progetto che ha assunto dimensioni che nemmeno immaginavamo, un’opera di rilevanza nazionale, che potrà far parlare bene dell’amministrazione». Da qui una certa inquietudine per il suo addio.

«Noseda ha dimostrato grande professionalità – dice Valeriano Masperodi Fratelli d’Italia – e porta l’iter a una conclusione ineccepibile. Quello che mi preoccupa è sapere se ci sia già stato un passaggio di consegne per rendere meno traumatico il suo distacco dal Comune. Non vorrei che i passaggi della burocrazia potessero essere rallentati».

Antonio Pagani, capogruppo di Pd, Unire Cantù e CanTù con Noi, aveva sollevato la questione del destino di via Spluga, dove oggi si trova parte degli orti sociali e dove, nell’ipotesi di modifica della normativa alla Legge Stadi, il proponente potrebbe costruire.

Ma è stato rassicurato: il Comune sta effettuando una classificazione di tutti i terreni del patrimonio comunale per individuare eventuali soluzione alternative.

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