Obiettivo comunità energetica: il Comune di Cantù avvia l’iter per crearla

Sostenibilità Si punta a unire le forze tra pubblico e privato per produrre, consumare e scambiare fonti rinnovabili

L’obiettivo, unire le forze tra pubblico e privato per produrre, scambiare e consumare energia prodotta da fonti rinnovabili. Non solo per ottenere un taglio nelle bollette ma per avere benefici ambientali, economici e sociali. Per questo l’amministrazione chiude il mandato avviando la fase conoscitiva per istituire una comunità energetica. Un percorso che spetterà alla prossima concretizzare, cercando i fondi necessari per farlo.

Una comunità energetica è un’associazione di utenti che condividono l’energia da loro prodotta da fonte rinnovabile, per coprire il loro fabbisogno. Queste consentono il sostentamento energetico oltre a valorizzare i legami tra persone della comunità, con benefici non solo sul piano di sostenibilità ambientale, ma anche a livello sociale ed economico. Percorso avviato lo scorso dicembre, durante l’assemblea pubblica convocata a fronte di una raccolta firme al salone dei convegni. In seguito si era avuto un incontro con le associazioni di categoria della realtà artigiana e industriale locale – Confartigianato Imprese, Cna Lario Brianza e Confindustria – che aveva visto raccogliere sette manifestazioni d’interesse da parte dei titolari di attività produttive canturine. Ovvero potenziali produttori e consumatori di energia elettrica.

La giunta aveva poi approvato la proposta progettuale elaborata dagli uffici comunali presentata in Regione per aderire alla manifestazione d’interesse per la presentazione di progetti di Comunità Energetiche Rinnovabili.

Progetto da 4 milioni e mezzo che prevede di realizzare delle pensiline fotovoltaiche a copertura dei posti auto in otto parcheggi comunali esistenti. E poi la costituzione di due comunità energetiche distinte e la realizzazione - già avviata - di colonnine di ricarica degli autoveicoli elettrici comunali e destinati alla ricarica di biciclette elettriche. La proposta canturina, però, non è stata finanziata dalla Regione. «Non è andata a buon fine – conferma l’assessore ai Lavori Pubblici Maurizio Cattaneo – ma crediamo molto in queste tematiche e vogliamo portarle avanti. Abbiamo voluto porre un punto politico, toccherà poi alla prossima amministrazione cercare altre forme di finanziamento e realizzare interventi, anche minori, con fondi propri».

La strada da seguire, a suo avviso, «.la collaborazione tra pubblico e privato. Ci sono diverse possibilità di aziende che vogliono installare impianti fotovoltaici e il Comune, con i propri immobili, è interessato, anche come consumatore. Nella prima fase avviata avevamo già colto l’interesse di diverse imprese, quindi non vogliamo fermarci».

La giunta guidata dal sindaco Alice Galbiati ha deliberato la volontà di istituire una comunità energetica e quindi di avviare la fase conoscitiva demandando agli uffici di effettuare uno screening dei potenziali partecipanti, mediante la predisposizione e pubblicazione di apposito avviso pubblico per valutare l’interesse degli utenti pubblici e privati. Le alternative energetiche non mancano. Due anni fa nel triennale delle opere pubbliche era stato inserito uno stanziamento per un impianto di cogenerazione termica, che potesse produrre energia dagli oli vegetali. Impianti a zero emissioni che permettono di trasformare in combustibile materiale che dovrebbe venire smaltito pagando.

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