
Cronaca / Cantù - Mariano
Giovedì 22 Maggio 2025
Cantù, foresta urbana da quattromila alberi. Al via la piantumazione
Ambiente Il primo intervento vicino alla media Tibaldi. Segue il via libera al protocollo d’intesa con Rete Clima. L’assessore Lapenna: «Ora i lavori propedeutici, operazione di anni»
Cantù
Una foresta urbana, per dare ossigeno alla città. Che possa trasformarsi in un’aula per gli studenti, per conoscere meglio la natura. E che consenta anche di rispettare la legge 113 del 29 gennaio 1992, legge Cossiga-Andreotti, con la quale era stato istituito l’obbligo di mettere a dimora un albero per ogni bambino nato o adottato durante l’anno, con lo scopo di incentivare gli spazi verdi.
Il precedente di via Saffi
Ha preso il via ieri la piantumazione dei primi dei 4-5 mila alberi che metteranno radici nel prossimi anni. S’è rispettato così l’impegno preso nel corso dell’ultima seduta di consiglio, quando è stato approvato all’unanimità il protocollo d’intesa con la società Rete Clima per progetti di riforestazione urbana. Nel 2013, nell’area verde di proprietà comunale in via Saffi, l’amministrazione comunale proprio con loro aveva dato avvio alla piantumazione 400 pioppi per dar vita a un vero e proprio bosco urbano composto da essenze esclusivamente autoctone, nell’ambito di un progetto di compensazione delle emissioni di CO2 e gas serra a livello nazionale.
Si ricomincia da qui, dall’area di 2.300 metri quadrati davanti alla caserma dei carabinieri, dove ieri l’assessore al Verde Andrea Lapenna è andato ad assistere ai lavori: «Come da programma, è stata data attuazione al protocollo d’intesa – spiega – Ora stanno eseguendo i lavori propedeutici alla piantumazione. Ma si proseguirà negli anni, saranno in tutto 4-5 mila alberi. Le aree individuate serviranno non solo alla messa a dimora, ma anche a creare dei veri e propri percorsi didattici, con dei cartelli, per coinvolgere scuole. Spero che per l’autunno si possano proporre le prime attività con le classi». I costi di acquisizione, messa a dimora e di mantenimento dell’impianto saranno interamente sostenuti da Rete Clima per i tre anni successivi e nella piantumazione e, come da accordi, saranno prese in considerazioni specie autoctone, acquistate da realtà del territorio e perseguendo la biodiversità.
Il terreno di via Manzoni
S’è cominciato da via Manzoni, nel terreno comunale tra piazzale Fratelli Cervi e la scuola media Tibaldi, poi si proseguirà, sempre in centro città, al parco Falcone Borsellino in via Dante, nella parte affacciata su via Fiammenghini. E poi, in programma, un terreno di mille metri quadrati in via Magellano, la ciclopedonale di Cantù Asnago, via Per Cucciago, la zona delle vasche di laminazione via Mentana.
L’accordo di programma, in consiglio, aveva ottenuto parere favorevole unanime da tutta l’assemblea. Il tema alberi da mesi viene proposto in aula, perché Cantù Civica ha chiesto alla maggioranza di rispettare la legge 113 del 29 gennaio 92, legge Cossiga-Andreotti, con la quale era stato istituito l’obbligo di metterne a dimora uno per ogni bambino nato o adottato durante l’anno. Obbligo finora non rispettato.
«Questo progetto – prosegue Andrea Lapenna – ci permetterà di farlo. Le prime piante sono arrivate in via Ospedale, per sostituire dei pruni malati che erano stati rimossi. Ora si stanno avviando le piantumazioni più significative. E il nostro impegno è a consegnare periodicamente, ogni sei mesi, l’elenco dei nuovi nati, così che si possano dedicare loro gli alberi via via messi a dimora».
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