Cantù, sempre più complessi i lavori al Parini e il conto si appesantisce: 70mila euro in più per i materiali

Il caso L’ennesimo contrattempo legato alla ristrutturazione del palazzetto dello sport. Il vicesindaco: «La struttura va consegnata al più presto alle società, anche per un uso parziale»

Scherza, ma mica poi tanto, l’assessore ai Lavori Pubblici Maurizio Cattaneo, dicendo che quando il cantiere del palazzetto Parini verrà inaugurato in prima fila tra gli invitati ci sarà il prevosto don Fidelmo Xodo, per impartire una benedizione alla struttura.

Perché tutto quello che poteva accadere, da quando sono stati avviati i lavori, è accaduto, dal contenzioso al cedimento strutturale alla difficoltà di reperimento dei principali materiali da costruzione, e l’incremento dei prezzi d’acquisto, che ha appena portato a riconoscere all’impresa 72mila euro come compensazione per l’aumento dei costi del 2022.

Non c’è ancora una data

Non si riesce a strappare una data per la riapertura, per ragionevole esercizio di cautela, ma, conferma, «riuscire a restituire la struttura alle società sportive anche solo in uso parziale, per gli allenamenti, è la priorità. Farlo in tempo per la prossima stagione è l’obiettivo minimo».

Siamo solo a febbraio, ma considerando che i lavori hanno già accumulato 14 mesi di ritardo la prudenza è comprensibile. Il palazzetto Parini, dove nel 1956 la Pallacanestro Cantù ebbe la sua prima casa, è un cantiere da due anni, e si pensava di essere arrivati da un pezzo alla conclusione quantomeno della prima parte dei lavori per l’efficientamento energetico, il che significherebbe cominciare a permettere un utilizzo della struttura almeno per gli allenamenti.

Ma al momento non ci sono date per la riapertura. La colpa, dopo un ricorso in tribunale, il Covid, e anche problemi strutturali emersi durante gli interventi, è ora delle materie prime, con costi in rialzo e difficoltà di reperimento. Il che, oltre a creare disagi alle società sportive che hanno la propria casa nell’impianto, avrà ripercussioni anche per l’impresa realizzatrice, che dovrà pagare le penali previste dal contratto d’appalto.

Appalto da 1,3 milioni

Per il momento è il Comune a versare, 72mila euro come compensazione dei prezzi dei materiali per il 2022 sull’appalto da quasi 1milione e 300mila euro. E’ stato approvato anche un lotto di opere di completamento per 220mila euro, grazie al quale verranno aggiunti interventi che non erano inseriti nel progetto e che non avrebbero dato la possibilità di consegnare una struttura realmente pronta. Dall’illuminazione del campo da gioco alla fornitura di pavimenti. «Come dico da tempo – spiega il leghista Maurizio Cattaneo – i lavori piano piano procedono. Noi stiamo con il fiato sul collo all’impresa, che ha proceduto a installare i pannelli solari, sono nelle fasi conclusive. La nostra volontà deve tramutarsi nel tempo più breve possibile in una restituzione alle società anche se in uso parziale Per l’accesso al pubblico i tempi saranno necessariamente più lunghi, perché sarà necessario procedere con l’iter necessario per l’omologazione».

Cattaneo vuole rassicurare, anche in considerazione delle preoccupazioni manifestate in consiglio comunale dalle opposizioni: «L’impresa sta lavorando e la prova della concretezza del loro intervento sta nel fatto che hanno consegnato materiali per centinaia di migliaia di euro, dai pannelli solari ad attrezzature per la parte termica».

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