«Cumuli di rifiuti non raccolti. Esplode il caso a Figino Serenza

L’emergenza Moscatelli: «Da settimane non si fa il ritiro in alcune zone». Il sindaco: «Già attivati per risolvere il problema, ma dateci collaborazione»

Figino Serenza

Da qualche tempo, in paese, la raccolta rifiuti è un po’ in affanno: sacchi che non vengono ritirati, strade dimenticate. Il sindaco Stefano Tomaselli lo sa bene, visto che ieri è toccato proprio a quella in cui vive. Ma, dice, non c’è un “caso”. Ci sono una serie di problematiche che il Comune, in confronto continuo con il gestore, sta cercando di risolvere. Chiedendo anche la collaborazione dei cittadini, per aumentare la percentuale di raccolta differenziata.

L’interrogazione

A sollevare la questione è opposizione di centrodestra, che porterà il tema anche in consiglio comunale, attraverso un’interrogazione: «Da qualche settimana ormai – dice Roberto Moscatelli – ci viene segnalato dai cittadini un problema di raccolta dei rifiuti, con zone dove non viene effettuato il ritiro. La nostra non vuole essere una polemica, però ci siamo resi conto che un mese fa la situazione era la stessa, non è migliorata. Per questo vogliamo capire se si tratti di inefficienza o di una malagestione da parte dell’amministrazione». Le zone del paese interessate da questo disservizio, continua, sono principalmente la centrale via Ferriera e la zona industriale di via Leopardi.

«Vorremmo capire perché non si interviene – continua – dato che il Comune è stato dotato un efficiente sistema di videosorveglianza, quindi lo si può utilizzare per andare a sanzionare chi sbaglia. Gli strumenti ci sono, a nostro avviso, per intervenire, basta volerlo».

La replica

Il sindaco Stefano Tomaselli ammette i problemi, ma nega che si sia di fronte a un’emergenza: «Premettiamo che i problemi di servizio riscontrato non sono imputabili all’amministrazione - dice - L’appalto di servizio è ancora quello sottoscritto da chi ci ha preceduto. È pur vero che si sono verificate delle criticità imputabili a molteplici fattori: continuo turnover degli addetti alla raccolta, che implica alle volte il mancato ritiro in alcune zone; errato conferimento del rifiuto secco, che, anche a seguito dei recenti cambi normativi, comporta il mancato ritiro; mole dei rifiuti esposti che anche in questo caso, per fattori legati alla sicurezza, può comportare dei ritardi nello smaltimento».

Troppi rifiuti, insomma. Per questo, continua, il confronto con il gestore del servizio è costante e «ci siamo adoperati per risolvere le criticità caso per caso, facendo informazione e organizzando incontri pubblici con privati ed aziende; innanzitutto per chiedere la collaborazione di tutti così che, sia il conferimento che la raccolta, possano essere effettuati efficacemente».

Aumentare la percentuale di differenziata, sottolinea Tomaselli, «consentirebbe di dare un significativo contributo in termini di impatto ecologico e contemporaneamente di aumentare i servizi e agire su riduzioni d’imposta. Per questo la collaborazione di ognuno è fondamentale: siamo tutti chiamati a prenderci cura dell’ambiente in cui viviamo, ciò consentirà di ridurre ed eliminare gli sporadici fenomeni di abbandono dei rifiuti e di sporcizia delle aree pubbliche».

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