
Cronaca / Cantù - Mariano
Venerdì 17 Ottobre 2025
L’addio ad Anzani: una vita dedicata
al bene di Cantù
Il lutto In tanti al funerale dello storico sindaco Peppino
Cantù
Cantù ha detto addio a Giuseppe Anzani. Ovvero, prendendo in prestito le parole dei nipoti senza sciuparle, «il ragionier Anzani, il marito amato della sua Nanda, sindaco di Cantù, mercante in fiera a Natale, uomo giusto, esempio da seguire, tassista all’occorrenza, fratello maggiore, ma soprattutto, nonno Peppo».
Una vita spesa mettendosi molto al servizio degli altri con passione autentica, che, ha evidenziato il prevosto don Maurizio Pessina, lascia ai canturini un’eredità: l’esempio e l’invito ad agire in armonia «perché tutti possiamo dirci reciprocamente grazie».
Anzani se n’è andato a 86 anni. Era stato sindaco tra il luglio del 1975 e l’ottobre del 1976, e tra l’ottobre del 1985 e il marzo del 1988, costante protagonista della politica del territorio, con la Democrazia Cristiana.
L’8 novembre, hanno ricordato i fratelli Agostino e Mario, ne avrebbe compiuti 87 e quel giorno i suoi cari pregheranno per lui riunendosi attorno alla croce di San Primo. Li anticiperà il Cai di Cantù, con un’ascesa in notturna il 25 ottobre, e a loro la famiglia chiede di dedicargli un pensiero guardando il cielo, «e lui prenderà la sua armonica a bocca e vi suonerà “Amici miei”».
Un lutto collettivo, per la città; in senso istituzionale, ma non solo. In tanti sono arrivati al santuario della Madonna per rendergli omaggio un’ultima volta.
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