«Il ritorno dei ragazzi agli oratori estivi»: milleduecento ai Grest di Cantù

Estate In città ora è tutto come prima della pandemia . Moltissimi anche i giovani animatori coinvolti: 250. Don Paolo: «Tante iniziative e momenti di riflessione»

«Gli oratori, nella comunità pastorale San Vincenzo, sono quattro. Per il centro, a San Michele ci sono tutte le elementari, a San Paolo le medie, mentre gli oratori di San Carlo, a Fecchio, e di San Leonardo, a Intimiano, accolgono sia le elementari che le medie. Tutti insieme, compresi gli animatori, siamo arrivati a 1.200. Gli animatori sono 250. Rispetto all’anno scorso, c’è stato un aumento di iscritti. Tra gli oratori, San Michele è quello più numeroso: nelle scorse settimane siamo arrivati anche a 400 presenze. A Cantù centro siamo in tutto tra gli 800 e i 900 ragazzi».

Raduni, gite, divertimento

Così don Paolo Confalonieri, referente della pastorale giovanile, a proposito dell’oratorio feriale in corso nelle parrocchie del centro. «Le attività organizzate sono i classici giochi, i laboratori, le uscite, le gite, i momenti di preghiera - spiega - Una volta a settimana c’è la piscina. Il venerdì è la giornata speciale. Abbiamo fatto, il primo venerdì, il raduno degli oratori a San Carlo. Il secondo e il quarto venerdì, la gita nei vari parchi avventura e acquatici. E due gite sul territorio con il Cai, a piedi».

Il tema di quest’anno è “Tu per tutti”. «Diciamo che la pagina del Vangelo è quella del Buon Samaritano, il tema è quello del prendersi cura - spiega - Si va nella linea che dopo la pandemia c’è bisogno di ricostruire appunto un tessuto di umanità, di fraternità, soprattutto tra i ragazzi, quindi nel prendersi cura gli uni degli altri. C’è un Dio che si prende cura di noi, ma anche noi ci prendiamo cura gli uni degli altri».

Quanto a spiritualità: «Dipende un po’ dalle età. In oratorio a San Paolo, alle medie, si riescono a fare gruppetti di condivisione, quindi non è solo la preghiera frontale ma, insieme agli educatori, i ragazzi condividono insieme la proposta, e quindi imparano anche a esporsi in gruppo».

Di riferimento, gli animatori. «Molti adolescenti non frequentano il cammino durante l’anno ma si mettono davvero in gioco e sperimentano che il mettersi a servizio dà un senso alla vita - dice don Paolino, come lui stesso si firma e si fa chiamare - Li vedo tutte le sere andare a casa stanchi ma contenti, quindi senz’altro per il loro bagaglio di crescita è un’esperienza bella e importante».

Le vacanze in Val d’Aosta

E poi ci sono le vacanze con l’oratorio: «Sono già partiti i campeggi, con il primo turno delle elementari, fino alla fine di luglio, a Bionaz, in Val d’Aosta. Credo che sia una delle esperienze più belle, più incisive, anche perché il gruppo più contenuto permette di scendere un po’ più in profondità nell’amicizia, nella proposta anche spirituale. I nostri giovani, che sono 55, partiranno il 30 luglio per la Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona, in Portogallo. Anche quella sarà un’esperienza importante, insieme a tutto il decanato. Saremo in 140. Un’esperienza bella, che lascerà il segno».

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