Rallenta il raddoppio della Novedratese: via al cantiere solo dopo l’estate 2026

Mariano Lo comunica la Provincia: «Necessari lavori di adeguamento della rete idraulica»

Mariano Comense

Si allungano i tempi per arrivare ad aprire il cantiere di raddoppio della Novedratese.

L’amministrazione provinciale ha infatti posticipato l’avvio dei lavori: era previsto nella prossima primavera, mentre invece con ogni probabilità ora bisognerà attendere dopo l’estate 2026.

La Provincia spiega che il rinvio è stato dettato dalla necessità di integrare nel progetto originario alcuni interventi di adeguamento della rete idraulica di ComoAcqua.

La variazione porta con sé anche un aumento di 500mila euro della spesa inizialmente prevista di undici milioni di euro che porterà Villa Saporiti a un ulteriore sforzo per coprirla, investendo non più un milione e mezzo ma due milioni sui lavori; lavori poi coperti per 9 milioni 300mila dalla Regione e, infine, per 200mila euro in due tranche da Mariano.

«Il progetto di fattibilità tecnico economica per l’appalto integrato è in fase di approvazione - spiega Villa Saporiti in una nota - I tempi risultano leggermente più lunghi rispetto alle previsioni iniziali perché si è resa necessaria l’integrazione di circa 500 mila euro di interventi per l’adeguamento della rete idraulica di Como Acqua, in modo da evitare la sovrapposizione di un cantiere nel cantiere».

«Di questi lavori - puntualizza il comunicato - si farà carico la Provincia stiamo parlando dello spostamento della rete dell’Acquedotto che rimarrebbe al centro della Novedratese allargata».

Perché rimane invariato l’obiettivo principale del cantiere che porterà al raddoppio delle corsie nel chilometro e mezzo di strada compreso tra la rotonda della “Galbusera” che regola l’incrocio tra Figino e Novedrate e quella di via Cattabrega a Mariano.

Divise da uno spartitraffico, le corsie diventeranno dunque due per senso di marcia, ognuna con un limite di velocità diverso che si punta a far rispettare con la cartellonistica verticale: nella corsia per esterna il limite sarà di 50 chilometri orari, mentre in quella più interna di 70 chilometri orari.

Tra la rotonda di via Cattabrega e quella del Ponte del Lottolo, invece, le corsie saranno tre: una verso Novedrate, due verso Carugo.

«Le prime ruspe potrebbero entrare in azione verosimilmente dopo l’estate 2026» anticipa la Provincia, spiegando l’iter che seguirà per arrivare ad aprire il cantiere.

«Il ritardo è dovuto sia all’integrazione delle opere legate a ComoAcqua sia ad alcuni affinamenti progettuali, che però consentiranno di recuperare tempo nella fase esecutiva - assicura ancora l’ente - Il progetto è già stato validato e, con l’approvazione, verrà dichiarata anche la pubblica utilità, condizione che permetterà di procedere agli espropri anche per i terreni sui quali non si è raggiunta una cessione bonaria con i proprietari».

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