Un altro cedimento. Chiusa una corsia di via Como a Cantù

L’allarme Intervento davanti al “Viaggiatore Goloso”. Il timore: un mese e mezzo per riaprire via per Alzate. Auto costrette a deviazioni fino a 9 km per la voragine

Cantù

L’acqua che non solo entra nelle cantine, nei box e nei seminterrati delle scuole. Ma che provoca anche smottamenti, frane. Con ripercussioni sulla viabilità.

Nel tardo pomeriggio di ieri, il Comune di Cantù ha disposto la chiusura di un tratto di via Como, al di sopra della roggia Mariola, la stessa che poi passa da Sant’Antonio, con l’istituzione (più o meno all’altezza del supermercato Viaggiator Goloso e del Parco del Bersagliere) di un senso unico alternato regolato da un semaforo.

La decisione, ieri pomeriggio, nelle ore in cui qualcuno ha segnalato anche via social la situazione.

Il sopralluogo

Un sopralluogo del Comune c’era già stato a inizio settimana: la situazione era sembrata accettabile, non tale, quantomeno, da ordinare a un provvedimento; provvedimento giunto però ieri, in virtù di un ulteriore controllo.

«Abbiamo dovuto istituire un senso unico alternato - spiega l’assessore ai Lavori pubblici e alla sicurezza Maurizio Cattaneo - la corsia in direzione del centro città, dove a destra si trova la pendenza e dove sotto scorre la roggia, è chiusa per un centinaio di metri. Si tratta di un provvedimento cautelativo. Da un sopralluogo di queste ore, è stato evidenziato che è franata una parte di costone. Sarà necessario effettuare già da questi giorni delle indagini geologiche. Eravamo già intervenuti in questi anni con dei lavori».

Sul posto i vigili del fuoco del comando provinciale di Como, l’ufficio viabilità del Comune di Cantù, la protezione civile di Cantù e una ditta incaricata di ricoprire con un cellophane la parte della collinetta franata.

Non mancano e non mancheranno gli incolonnamenti sul principale collegamento fra Cantù e Como, le due città più popolose della provincia.

Un’ampia deviazione

In una Cantù, peraltro, già messa in crisi nel collegamento con Alzate, dove la strada provinciale è stata interrotta a causa di una voragine oltre la trattoria Riposo.

In Provincia, informalmente, si ipotizza, come primissima stima, un mese mezzo di lavori prima della riapertura: si potrà essere più specifici nei prossimi giorni, non appena si approfondiranno i dettagli.

Il traffico è stato deviato su Brenna - con relativo aumento della circolazione nel paese: il Comune, in collaborazione con la polizia locale, si è attivato per monitorare la situazione e per mettere in atto le misure necessarie a contenere i disagi, valutando anche soluzioni per ottimizzare il traffico e ridurre al minimo le criticità - su un percorso alternativo, per chi da Alzate procede verso Cantù, lungo nove chilometri e 400 metri, sino al fondo ora cieco di via per Alzate, o di sette chilometri e mezzo - anziché soltanto due - sino all’incrocio con via Mentana.

«Bisogna ringraziare i vigili del fuoco che si sono accorti del cedimento in corso e hanno salvato vite - dice l’assessore Cattaneo - passando con un loro mezzo, hanno sentito il loro veicolo impennare».

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