Villa Sormani, estate senza Caffè Letterario

Mariano Comense Presto il bando per la gestione. L’assessore Stigliano: «Non faremo in tempo per giugno». Le minoranze protestano

Mariano Comense

Nelle prossime settimane verrà pubblicato il bando per arrivare ad assegnare entro la fine dell’anno la gestione del “Caffè Letterario” di Villa Sormani a un operatore del terzo settore.

Questo è il percorso che porterà ad aprire in chiave sociale l’unico punto ristoro della nobile dimora di via Palestro dopo due tentativi con i privati andati a vuoto. Nell’attesa di vedere entrare in funzione l’attività nata due anni fa dalla riconversione dell’ex stalla, anche quest’estate ogni evento che troverà spazio in villa dovrà portare con sé la risposta alle richieste di cibo e bevande dei cittadini.

La situazione

«Da tempo stiamo lavorando per sviluppare un bando rivolto alle associazioni del terzo settore» spiega Massimiliano Stigliano, l’assessore alle Politiche culturali e manifestazioni, che così conferma la scelta di provare ad aprire il bar della villa con un progetto sociale. «Non credo riusciremo ad assegnare la gestione del “Caffè Letterario” per giugno ma, se troviamo la quadra, credo di poter dire che entro fine anno assegneremo la gestione del sito – prosegue Stigliano –. Per quest’estate quindi faremo come quella scorsa: il servizio sotto l’aspetto delle manifestazioni è garantito alla cittadinanza».

Ogni appuntamento che troverà il proprio palcoscenico in Villa Sormani garantirà un punto ristoro, così riproponendo la soluzione adottata già l’estate scorsa per dare ai cittadini delle occasioni per tornare a vivere gli spazi della nobile dimora di via Palestro. «Era una proposta delle minoranze affidare il Caffè Letterario a un ente del terzo settore? Sono costretto a dire che arrivano in ritardo: noi stavamo lavorando da tempo su questa possibilità per tarare il bando, dobbiamo capire se dobbiamo ripassare dal consiglio comunale prima di aprirlo» chiosa Stigliano.

Le critiche

Le parole dell’assessore, certo, non placano l’opposizione di centrosinistra. «Il bando Cariplo che ha finanziato l’intervento era per riaprire le ville, non ristrutturarle per poi mantenerle chiuse – interviene sarcastico Alberto Crippa, consigliere del Pd -. Il privato andava coinvolto da subito, invece, il bando non è andato bene per due volte o perché costava troppo o perché sbagliato, ma al di là dei motivi, il risultato è che villa e parco aprono solo durante gli eventi, quando il progetto era di tenerli aperte per darli alle associazioni che cercano sempre spazi a Mariano, ai giovani, creando un passaggio ciclopedonale tra via Palestro, il centro, e via Montebello»

Parole sposate da Simone Conti, capogruppo di Mariano 2.0 che aggiunge: «Abbiamo uno spazio vuoto da anni perché l’operatore è stato cercato tardi. E tra l’altro il privato che fa business non funziona per il caffè letterario, per questo è meglio cercare l’operatore nel sociale per aprire il caffè in ottica di inclusione, di re-inserimento lavorativo con un forte sostegno Comune che a questo progetto potrebbe destinare i fondi straordinari (684mila euro, Ndr) che arriveranno dalla dismissione delle quote in Lario Reti Holding».

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