Cronaca / Como cintura
Martedì 21 Ottobre 2025
Grandate, il nuovo cortile di Villa Franchi. Star della Biennale di Barcellona
Il progetto da 300mila euro sarà tra i protagonisti della vetrina internazionale
Paola Mascolo
Inaugurata da poco più di un anno, la nuova “piazza aperta alla cittadinanza”, ovvero il nuovo cortile e il giardino di Villa Franchi Borella, sede del Municipio, è stato scelto come progetto alla Biennale del paesaggio che si aprirà il 17 novembre a Barcellona.
Un’importante vetrina internazionale per il progetto dello studio Abad Architetti di Milano (architetti Alessandro Bianchi e Andrea Pirollo), commissionato dal Comune.
La Biennale internazionale del paesaggio di Barcellona è un evento biennale che riunisce professionisti, accademici e studenti di architettura del paesaggio per discutere, esporre e celebrare progetti significativi, il tutto attraverso simposi, mostre ed il premio internazionale Rosa Barba Casanova.
L’investimento fatto dal Comune amministrato da Alberto Peverelli era stato di 300 mila euro, i lavori erano stati eseguiti dall’impresa Bianchi geom. Dante di Como, ma in questo caso alla biennale si parlerà del progetto che ha portato nel luogo di aggregazione per eccellenza, la sede del Municipio, elementi che favoriscono la socializzazione, riprendendo la bellezza del luogo, ricordando la storia e lanciando un ponte per il futuro con un nuovo spazio giochi per i bambini.
Il progetto non aveva riguardato il solo rifacimento del cortile del municipio, ma aveva compreso tutta l’area esterna a Villa Franchi Borella, edificio del XIX secolo, sede del Comune e della biblioteca.
«Il cortile è stato ripavimentato con un mosaico drenante ecocompatibile con aggregato monogranulare, dalle colorazioni a pigmento variabile dal sabbia al grigio, armoniche ai materiali del contesto, tra cui il granito delle colonne – spiega l’architetto Bianchi che sarà a Barcellona con questo progetto - al centro del rettangolo a ghiaia sciolta si erge l’imponente platano monumentale censito negli elenchi italiani ufficiali, affiancato da due grandi magnolie».
Un particolare e toccante elemento è rappresentato dalla nuova ringhiera lungo il muretto che delimita il cortile: nelle sue maglie ci sono le targhe commemorative di grandatesi imprigionati durante il secondo conflitto mondiale nei campi di detenzione nazi-fascisti o prigionieri degli eserciti alleati.
«Le targhette di notte vengono trapassate dalla luce di una riga led – puntualizza l’architetto - questa tecnica produce un effetto scenografico notturno con le modalità proprie di un luogo commemorativo, che alla luce affilata affida il ricordo degli uomini che hanno dato la vita per la libertà».
Infine, dalla scala a doppia rampa si scende al giardino nella balza sottostante, da cui si può andare biblioteca attraverso un nuovo percorso e scendendo ancora si trova l’area giochi per i più piccoli collegata alla biblioteca da una scala di paesaggio.
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