La rabbia di Blevio: «Si vive nella paura»

Maltempo Dopo l’alluvione di lunedì, ieri i lavori di messa in sicurezza: tolto il senso unico alternato sulla Lariana. Tre disastri in due mesi, il sindaco: «A ogni annuncio di temporale non posso evacuare tutti per motivi di sicurezza»

Insieme all’importante raggio di sole rappresentato dalla riapertura dalle 17.15 nei due sensi di marcia dell’ex statale Lariana (d’intesa con il Settore Viabilità dell’Amministrazione provinciale) - chiusa per l’ennesima colata di fango e detriti avvenuta lunedì pomeriggio in frazione Cazzanore - Blevio ha però dovuto fare i conti ieri con la terza alluvione lampo dal 15 giugno ad oggi - la seconda delle quali datata 28 agosto - e con almeno un altro milione di euro di danni cui - per difetto - si sono aggiunti in giornata altri 200 mila euro di danni su proprietà e immobili privati.

I precedenti

Tutto questo senza dimenticare gli episodi che si sono susseguiti dal 24 luglio 2021, data della prima alluvione che, per dirla con il sindaco Alberto Trabucchi, ha «radicalmente modificato la morfologia della montagna», le cui conseguenze «le stiamo pagando da due anni a questa parte». «Stanchezza e rassegnazione» sono i sentimenti che oggi prevalgono nel primo cittadino, che anche ieri ha chiesto a gran voce un segnale forte alla politica - a tutti i livelli istituzionali e dunque alla politica - ovvero «la nomina di un Commissario speciale che possa gestire i 18 milioni di euro di opere di messa in sicurezza quasi tutti in dirittura d’arrivo che la burocrazia sta rallentando in modo determinante».

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«Senza quegli interventi, che vanno gestiti come somma urgenza e dunque in tempo e burocrazia zero c’è ben poco da fare - la chiosa del primo cittadino -. Dunque, lo dico a chiare lettere, al momento facciamo il possibile e oltre per arginare nuovi e importanti danni, ma sostanzialmente rimaniamo molto vulnerabili. E, a scanso di possibili fraintendimenti, rimarco che ad ogni allerta meteo fisicamente non posso disporre l’evacuazione precauzionale di mezzo paese».

Materiale rimosso anche a mano

Peraltro, come vedremo, tra giovedì e venerdì è attesa una nuova e importante ondata di maltempo. L’alluvione lampo di lunedì sera ha portato in dote danni a Meggianico e Cazzanore e così nuovamente a Girola. Un residente risultava a ieri ancora precauzionalmente fuori casa. Via social, in mattinata, il Comune ha dato conto del fatto che «gli interventi di pulizia previsti per oggi a Capovico, Sopravilla e Girola sono annullati» e questo perché ieri imprese (in azione sin da lunedì sera) e protezione civile provinciale si sono concentrate nei punti più a rischio dopo quanto accaduto lunedì pomeriggio, dove in larga parte la rimozione del materiale è stato rimosso a mano. Questo per dare l’idea della difficoltà anche dei lavori (urgenti) di messa in sicurezza.

Il sopralluogo

Il Comune ha effettuato in mattinata l’ennesimo lungo sopralluogo con i tecnici di Regione Lombardia, mentre sul campo si è lavorato su più fronti, incluso quello che ha portato poi alla riapertura nei due sensi di marcia della Lariana dalle 17.15, come confermato in presa diretta al nostro giornale dal Settore Viabilità di Villa Saporiti.

I motivi di preoccupazione soprattutto per giovedì e venerdì sono dettati dal fatto che le briglie che il 28 agosto hanno retto in larga parte l’urto di lunedì di pioggia e paura, ora si sono nuovamente riempite di materiale e fisicamente è impossibile ripulirle in quarantotto ore. «Ci vorrà un altro mese per tornare ad una pseudo-normalità. Ma il meteo non segue le tempistiche della burocrazia», la chiosa finale del sindaco.

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