Nozze Vip a Villa Olmo
Anche la nipote di Biden
fra gli ospiti

Tra i presenti anche membri della famiglia reale del Lussemburgo e una parente del presidente americano

C’erano anche membri della famiglia reale del Lussemburgo e una nipote di Joe Biden fra i 350 invitati al matrimonio che in questi giorni ha trasformato Villa Olmo in un set da sogno.

I numeri

Un matrimonio dai grandi numeri, a partire dai 250 mila euro sborsati per affittare la magnifica residenza sul lago per sei giorni, per passare dalle 600 bottiglie di champagne, i sei metri di velo della sposa, i mille metri quadrati della serra progettata e realizzata appositamente per ospitare il ricevimento, e ancora il migliaio di collaboratori - tanti del territorio - coinvolti per organizzare un evento di questa portata.

Dietro tutto questo c’è l’agenzia di Giorgia Fantin Borghi, che da 15 anni organizza matrimoni esclusivi in tutta Italia, ma ha un occhio di riguardo soprattutto per Como, location naturale di straordinario appeal e, da 22 anni, sua città adottiva. Giorgia infatti è la moglie di Claudio Borghi, economista, parlamentare e consigliere comunale della Lega.

Anche per questo suo legame, forse, le sono spiaciute le polemiche - per la verità rientrate subito - sollevate dal gestore del lido di Villa Olmo per la chiusura, sabato, del posteggio verso Cernobbio, che sarebbe dovuto restare in parte a disposizione dei suoi clienti: «Si è trattato di un inconveniente, poi chiarito, limitato al giorno della cerimonia e legato alle strettissime misure di sicurezza, perché dovevamo movimentare grossi mezzi e nessuno poteva accedere all’area di cantiere. Il nostro intento è sempre dare meno disturbo possibile, anzi nei limiti dellla riservatezza richiesta far partecipi le persone del luogo della bellezza della produzione».

Mille operatori

«Questo evento - aggiunge Giorgia - ha coinvolto più di mille operatori, moltissimi dei quali locali, fra artigiani, manovalanza, fornitori, e ha mosso un indotto che definire importante è riduttivo. Tutti quelli che hanno lavorato all’interno della villa sono stati reclutati sul posto, è una cosa alla quale io tengo particolarmente».

Al di là dell’immagine patinata, insomma, una filiera che porta ricchezza, fidelizzazione di una clientela molto facoltosa e ritorno d’immagine sul territorio: «E non facciamo l’errore di darlo per scontato - prosegue l’organizzatrice - Insomma, non basta Clooney per essere concorrenziali rispetto ad altre location sempre più competitive, come il Sud della Francia. Quindi bisogna puntare su servizi eccellenti, creare una macchina organizzativa di assoluta efficienza e una logistica senza intoppi. Se tutto questo va ad aggiungersi a quello che già naturalmente possiamo offrire - sole, magnifici paesaggi e buon cibo - allora siamo nelle condizioni di spingere il nostro territorio come location ideale per eventi dalla risonanza internazionale. Ma bisogna saper creare un clima collaborativo. Chi si lamenta dimostra di non aver una visione in prospettiva».

La giovane coppia di sposi - rampolli di ricchissime famiglie turche - hanno voluto rendere omaggio ai prodotti del territorio, dalle materie prime per il pranzo al souvenir per gli ospiti, una bottiglia di olio Vanini del nostro lago. Cappellini con la scritta Lake Como sono stati sfoggiati dalle signore a complemento di elegantissime toilette al brunch che ieri ha chiuso i tre giorni di festa, aperti venerdì da una cena di benvenuto alla Villa Pliniana.

Durante l’aperitivo a Villa Olmo sei ballerine della Scala volteggiavano tra gli ospiti, al suono di un quartetto di violini di levatura internazionale , mentre nel corso della cena una band di 30 elementi ha fatto ballare gli ospiti.

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