Un caso di legionella a Casnate: il contagiato è in buone condizioni

Batterio L’ordinanza del sindaco dopo la segnalazione di Ats. Disposta la bonifica dell’impianto idrico privato

Un caso di legionella in un’abitazione di Casnate: Ats e Comune intervengono, chiedendo al privato residente in una casa singola di procedere immediatamente con la bonifica dell’impianto idrico perché «la presenza dei batteri rappresenta un indice di contaminazione e quindi un rischio per la salute pubblica».

Questo quanto messo nero su bianco dal Comune di Casnate con Bernate, il cui sindaco Anna Seregni ha proceduto martedì a firmare l’ordinanza a seguito della segnalazione di Ats Insubria. Il dipartimento di igiene e prevenzione sanitaria, infatti, ha effettuato un sopralluogo nell’abitazione, nel corso del quale sono stati effettuati dei campioni sull’impianto idrico-sanitario, riscontrando la positività alla legionella.

Si tratta di una malattia causata da un batterio che si trova nelle falde acquifere e, più in generale, in tutti gli ambienti umidi e che può passare anche dalle reti di distribuzione dell’acqua potabile, impianti idrici di singoli edifici, piscine, impianti di condizionamento e così via.

I sintomi sono vari: dopo un periodo d’incubazione - variabile da due a dieci giorni – possono presentarsi problemi respiratori lievi, simili a quelli dell’influenza, fino ad arrivare ad una grave forma di polmonite. Il contagio avviene per via respiratoria attraverso l’inalazione di piccolissime gocce contaminate, generate ad esempio da rubinetti e docce. La prima cittadina ha dunque emesso l’ordinanza affinché i proprietari provvedano ad adeguare gli impianti alle norme igienicosanitarie con la necessaria bonifica dell’impianto «con effetto immediato».

Si procederà alla pulitura manuale e alla disincrostazione dei punti terminali dell’impianto (soffioni, rubinetti e così via) con successivo lavaggio, quindi la disinfezione. L’impianto sarà poi ricampionato per verificare l’efficacia della disinfezione, almeno negli stessi punti risultati positivi, ripetendo il controllo dopo circa 48 ore dal trattamento.

La situazione dovrebbe quindi tornare presto alla normalità, anche in considerazione del fatto che, fortunatamente, la persona risultata positiva è in buone condizioni di salute.

Ats Insubria, in una nota, ha spiegato che «casi occasionali di legionellosi in abitazioni private, come verificatosi a Casnate, sono registrati, saltuariamente, ovunque, anche per un ulteriore miglioramento della capacità diagnostica da parte degli ospedali. ATS Insubria, come di sua competenza, esegue i controlli in seguito alle segnalazioni che pervengono dalle ASST al momento dell’individuazione di casi di legionellosi».

« L’Agenzia ha, quindi, attivato le procedure previste per la sorveglianza e prevenzione delle malattie infettive prescrivendo la bonifica dell’impianto dopo sopralluogo e campionamento sull’impianto idrico-sanitario» ha concluso l’Azienda sanitaria.

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