A Como si punta sui musei: via ai lavori a palazzo Lucini e stanziati 87mila euro per la riparazione del Tempio Voltiano

Cultura Ok in giunta alla prima tranche di interventi. L’assessore: «Spero di riaprire in estate la sala romana». Da febbraio cantiere dopo l’incidente con la mongolfiera

Maxi pacchetto di interventi per i musei cittadini approvato ieri dalla giunta di Palazzo Cernezzi che comprende la ricostruzione del “pinnacolo” del Tempio Voltiano danneggiato oltre un anno fa da una mongolfiera, ma anche la prima tranche di lavori per la copertura di Palazzo Lucini e per la sistemazione del piano terra (con la sala romana) di Palazzo Olginati e si arriva all’ok al progetto di allestimento dell’esposizione delle monete d’oro ritrovate in via Diaz.

L’incidente nell’ottobre 2021

Partendo dal Tempio Voltiano la mongolfiera aveva danneggiato il pinnacolo e due gradini della scala monumentale. «Da febbraio - spiega l’assessore alla Cultura Enrico Colombo - saranno avviati i lavori per la ricostruzione del pinnacolo e per la sistemazione della scala già concordati con la Soprintendenza per un importo pari a 87mila euro. Nelle prossime settimane verranno poi montate le porte a bussola che richiederanno la chiusura di una settimana visto il loro ingombro mentre durante le altre fasi di intervento il museo sarà visitabile su prenotazione come già sta avvenendo».

Sul ripristino delle condizioni originarie del monumento a Volta prima dell’incidente causato dalla mongolfiera c’è in corso, ovviamente una questione legale e assicurativa. L’assessore agli Affari legali Alberto Fontana chiarisce che «oltre alla quantificazione del ripristino c’è anche il fatto che si sta parlando del danneggiamento di un bene di interesse culturale e su questo ci sono valutazioni in corso affidate ad esperti che verranno poi trasmesse alla controparte».

Come detto ieri sono stati approvati i primi interventi sui Musei civici. Nel dettaglio si interverrà, con 160mila euro, sulla copertura di Palazzo Lucini e sulla sistemazione del piano terra affacciato su via Balestra, dove sono ospitati i reperti romani. «Proprio la sala romana - spiega Colombo - sarà la prima a riaprire, spero si riesca, dopo i lavori di consolidamento e la realizzazione di un’uscita di emergenza, a farlo in estate. Partendo da lì e con le diverse fasi di interventi, i musei torneranno progressivamente fruibili. Tra l’altro abbiamo ritarato gli orari e i giorni di chiusura in base al calendario del prossimo anno, facendo quindi in modo nei giorni di ponte siano aperti. Ad esempio il lunedì dell’Angelo i musei saranno visitabili nonostante il lunedì sia giorno di chiusura, resteranno invece per il momento chiusi nei giorni di festività (ad esempio Pasqua, ndr). Quando verrà esternalizzato il servizio di guardiania verrà organizzato in modo da garantire aperture anche nei festivi».

Le monete d’oro di via Diaz

Ieri è stata messa la parola fine, almeno dal punto di vista burocratico, all’allestimento dell’ex chiesa delle Orfanelle di via Balestra, dove saranno esposte le monete romane in oro ritrovate in via Diaz. Verranno esposti 40-50 pezzi fra monete e altri reperti, tutti quelli a suo tempo autorizzati dalla Soprintendenza. La sala dove verranno esposte le monete romane si chiamerà semplicemente la “Sala del Tesoro” ed erano già previsti percorsi appositi per bambini e per disabili, accanto a quello principale. Un gioco di luci dovrebbe enfatizzare l’impatto sui visitatori, con aree di penombra studiate per far risaltare la luminosità dell’oro delle monete. Si tratta di un progetto complessivo da 512mila euro con l’obiettivo di aprire l’esposizione entro la fine del 2023.

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