Abusi sulla fidanzatina del figlio. Condannato a 6 anni e 4 mesi

Il processo La vicenda scoperta dalla madre ascoltando una lite tra i due ragazzi

Stavano litigando, il ragazzo e la sua ragazza. La madre del primo, poco distante, ascoltava. Solite scene tra ragazzi, deve aver pensato. Poi quella frase che l’ha inquietata: «Guarda che dico a tua madre cosa è successo». Un macigno le si è piantato sul cuore, il dubbio a logorarle l’anima. Poi, appena c’è stata l’occasione, ha preso la “nuora” da parte e le ha chiesto di parlare, spingendola ad aprirsi.

È stato così, in un giorno di settembre del 2021, che è venuto a galla l’ennesimo episodio di abusi su una giovane, la ragazza appunto, commessi dal padre del fidanzato, ovvero dall’ex marito della donna che ora ascoltava il racconto-confessione della vittima. Una storia che è poi stata messa nero su bianco in una denuncia presentata ai carabinieri il 14 settembre 2021, atto iniziale di una inchiesta che nelle scorse ore ha portato alla condanna dell’imputato, un cinquantenne del Comasco di cui non scriviamo il nome per tutelare l’identità della giovane.

Due gli episodi contestati nel settembre 2021

La vicenda nelle scorse ore è finita infatti davanti al giudice dell’udienza preliminare Carlo Cecchetti, dopo che la difesa aveva chiesto di poter procedere con il rito abbreviato ottenendo il conseguente sconto di un terzo della eventuale pena. E la condanna, nonostante la riduzione imposta dal rito, è arrivata ed è stata pesante: sei anni e quattro mesi, più di quanto aveva chiesto lo stesso pubblico ministero. La dottoressa Antonia Pavan, infatti, al termine della requisitoria aveva invocato la condanna a sei anni, quattro mesi in meno di quanto è stato poi deciso dal giudice.

Gli episodi confluiti nel capo di imputazione sarebbero avvenuti entrambi tra il 10 e il 12 settembre 2021, dunque appena due giorni prima di quella che è poi stata la denuncia-querela della vittima. Nel primo caso, la ragazza sarebbe stata molestata dal padre del suo fidanzato mentre faceva la doccia. L’uomo, entrato nel bagno, l’avrebbe avvicinata e palpeggiata. Scena ripetuta nel corso della notte del 12 settembre, quando nudo si era coricato accanto alla ragazza cercando un approccio sessuale (con palpeggiamenti) poi respinto dalla vittima che aveva svegliato il fidanzato.

La procura ha contestato l’aggravante dell’abuso di ospitalità, in quanto i fatti sarebbero avvenuti nella casa dell’uomo. Secondo la pm, avrebbe approfittato dell’inferiorità fisica e psichica della giovane derivante da precedenti abusi che la stessa aveva subito nel 2015, violenze che avevano reso necessario un percorso di recupero psichico in una comunità.

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