Addio a Villani. Fu assessore e dirigente in Comune

Il lutto Scomparso a 87 anni, lavorò accanto al sindaco Botta. Fu lui a trasformare e a gestire la quotazione in borsa di Acsm

È mancato nella sua casa di Como all’età di 87 anni Giuseppe Villani, ex assessore comunale tra la seconda metà degli anni Novanta e i primi anni Duemila, all’epoca del doppio mandato del sindaco Alberto Botta.

Originario di Bologna, e trasferitosi sul lago da bambino durante la guerra, Villani ha legato gran parte della sua vita professionale alla Ratti di Guanzate, di cui per anni fu dirigente amministrativo.

Quella per la politica - e prima ancora per l’amministrazione della città che lo aveva accolto da bambino - fu una infatuazione intensa, legata a doppio filo proprio con l’esperienza politica di Botta, primo sindaco della seconda repubblica, con cui Villani condivideva una chiara visione di città dinamica e innovativa che non sempre la politica di allora seppe sostenere. Assessore alla cultura, all’ecologia, alle municipalizzate e poi al personale, si risolse ad abbandonare la scena politica dopo il commiato di Botta, diventando presidente di Acsm e “padre” di Enerxenia, che fu proprio lui a costituire e lui a presiedere per primo. Con Botta - in un paio di giunte storiche in cui sedettero tra gli altri anche Paolo Mascetti, Nini Binda, Fulvio Caradonna, Pierangelo Gervasoni, Patrizia Maesani, il compianto Giuseppe Santangelo - Villani condivideva anche un certo modo di porsi garbato e al tempo stesso sempre molto riservato. Era un uomo di non troppe parole, ma anche un amministratore determinato, di idee chiarissime.

Da assessore gestì le prime emergenze climatiche (nulla in confronto all’attuale) legate all’inquinamento atmosferico dei primi anni Duemila, quando in voga erano le cosiddette “domeniche senz’auto”, gestì, sempre da assessore, la trasformazione di Acsm in spa e quindi la sua storica quotazione in borsa, e molto più dei tanti che vennero dopo di lui ebbe a cuore le sorti di Villa Olmo, per la quale sponsorizzò un progetto di partnership con l’Accademia di architettura di Mendrisio proponendo l’istituzione di una Fondazione che di nuovo la politica non gli consentì mai di realizzare.

Rimasto vedovo della moglie Mina due anni fa, Villani lascia i figli Martino, Marita, Angela, Nunci e Lucia. Del padre ricordano la grande onestà, la grande generosità e la curiosità per il mondo e per le sue culture. Il funerale è in programma oggi alle 14.30 nella chiesa di San Giuseppe.

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