Cronaca / Como città
Giovedì 17 Luglio 2025
Allarme overtourism
Como tra le 16 province
più invase dai visitatori
Analisi Territorio soggetto a rischio di sovraffollamento Lo dicono i dati di Demoskopika. Valori simili a Bologna «Numeri provinciali, ma in città la pressione è più alta»
Con un aumento del numero di turisti per residente e per chilometro quadrato, la provincia di Como si conferma a rischio di overtourism. La ricerca effettuata da Demoskopika sui dati Istat posiziona il nostro territorio tra quelli a rischio moderato, ma il peggioramento di alcuni dati specifici invita a riflessioni mirate su quello che sta accadendo a Como nell’industria turistica.
Pressione in crescita
L’indice complessivo di sovraffollamento turistico (per Como il valore è 101, portando il territorio in una fascia di rischio moderato, paragonabile a realtà come Bologna o le vicine Brescia e Monza) tiene conto di diversi fattori. Ed è proprio analizzando questi che si può osservare cosa è cambiato tra quest’anno e il 2025 per il turismo comasco. La densità turistica misura la concentrazione di turisti per unità di superficie e in provincia di Como in un anno è passata da 2.505 turisti per chilometro quadrato a 2.745, facendone la sedicesima provincia più affollata di turisti in tutto il Paese.
Un aumento simile si registra anche sul secondo indicatore considerato, ovvero l’intensità turistica che registra il rapporto tra le presenze turistiche e i residenti. Questo è un dato che offre una misura dell’impatto relativo del turismo sulla vita quotidiana dei residenti e che nel Comasco è passato da 5,35 turisti per residente a 5,9 . Sono numeri che, per quanto in peggioramento, non spostano però di troppo la fotografia del sovraffollamento a Como, rispetto a quanto rivelato l’anno scorso. Ma questo solo in apparenza. «Il problema è che l’overtourism è un fenomeno che va osservato da vicino: più si amplia la base territoriale dei dati considerati e più si perde la granularità», spiega Matteo Montebelli, responsabile dell’Area ricerche e pubblicazioni del Centro Studi del Touring Club Italiano.
Se infatti per Demoskopika questi dati devono diventare uno «strumento preliminare di governance dei sistemi turistici locali», è bene tenere conto che i dati citati sono diluiti su un territorio ampio e per questo non sembrano il riflesso immediato della pressione turistica che quotidianamente si registra nel centro storico di Como.
«La congestione dei centri storici non viene restituita da questa analisi, che pure è importante e preziosa per fare confronti tra i territori e capire dove in Italia la pressione turistica è maggiore» spiega Montebelli.
C’è però un altro dato in aumento nel Comasco e riguarda una conseguenza diretta dell’overtourism sulla vita dei residenti: la quantità di rifiuti. La quota di rifiuti urbani per turista in provincia è passata da 6,6 chili rilevati da Demoskopika nel 2024 a 7,4 chili nel 2025. «Questi studi però non tengono conto degli escursionisti - aggiunge Montebelli - Farlo è molto complesso, ma la loro presenza sui territori è quella che maggiormente ha un impatto sulla percezione quotidiana dei residenti». A partire proprio dai rifiuti che si accumulano nelle città. Per avere un’idea più chiara di quanti siano i turisti di giornata a Como - luogo di confine e quindi di passaggio per molti - servono strumenti più dettagliati.
Gli studi ancora da fare
«Si potrebbe provare ad agganciare le celle telefoniche e fotografare quante utenze ci sono a mezzanotte e quante a mezzogiorno: il delta è dato dagli escursionisti - ipotizza Montebelli, ma poi circoscrive ulteriormente l’ipotesi - Certo, un esperimento così funziona bene in un luogo come Venezia che ha una routine turistica ben definita, su Como sarebbe ancora più complesso». Gli indicatori di Demoskopika, insomma, ci offrono un quadro dell’overtourism sul territorio, ma la realtà dei singoli luoghi richiede attenzione costante e soluzioni creative. Per i ricercatori e anche per i politici.
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