Bassone, detenuto si arrampica sul tetto. La “protesta” dalle 15 fino alle 2 di notte

Albate Protagonista un trentenne. Vigili del fuoco, garante e direttore del carcere provano a convincerlo: l’uomo è sceso dal tetto solo alle 2 di notte

Ore e ore sul tetto del carcere del Bassone. Un cittadino serbo, di cui non sono note le generalità ma che dovrebbe avere circa trent’anni, ieri ha tenuto in apprensione la struttura detentiva comasca.

L’uomo, alle 15, si è arrampicato sui pluviali del carcere raggiungendo il tetto dell’edificio. La scalata – da quanto è stato possibile ricostruire – sarebbe avvenuta partendo dal cortile dell’aria (detto anche passeggio) per poi aggrapparsi ai tubi di scolo dell’acqua e salire fino alla sommità del Bassone.

Difficile capire da fuori quali possano essere state le richieste del detenuto che l’hanno poi condotto a inscenare la clamorosa protesta. Al centro dovrebbe però esserci una volontà di trasferimento in altra sede. Sul posto, in supporto agli agenti della polizia penitenziaria, sono arrivati anche i vigili del fuoco partiti dalla caserma di via Valleggio. La mediazione con il detenuto slavo è proseguita per lunghe ore, condotta dal garante dei detenuti. Sul posto c’era anche il direttore del carcere.

Il cittadino serbo è rimasto sul tetto davvero molto a lungo, anche quando il sole è tramontato e il freddo è calato su Albate, rendendo le operazioni di recupero ancora più complicate non solo per la temperatura ma anche per la scivolosità. La situazione si è risolta, dopo lunghe trattative per convincere l’uomo a scendere, solo alle 2 di notte. .

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