Benzina alle stelle. E ora in Ticino è più conveniente

Le nostre tasche Differenza tra i 10 e i 21 cent al litro che si traduce in un risparmio a pieno tra i 4 e gli 8 euro. Scatta oggi l’obbligo di esporre il prezzo medio regionale

La benzina torna ad essere conveniente in Ticino con una differenza, rispetto ai distributori del capoluogo, che varia tra i 10 e i 21 centesimi al litro. Questo significa, se si prende in considerazione il “classico” rifornimento da 40 litri, un risparmio che varia tra i 4 e gli 8 euro a seconda degli impianti. Il prezzo, vale la pena ricordarlo, non viene deciso dai singoli gestori ma nella quasi totalità “imposto”dalle compagnie ed è variabile a seconda della localizzazione dell’impianto, ma anche dalla presenza nelle vicinanze di pompe bianche.

Il confronto

Ieri oltre confine, a Pizzamiglio, un litro di super costava 1,75 euro (prezzo che, vale la pena ricordarlo, viene praticato a chi paga in contanti) contro il prezzo minimo a Como di 1,85 euro al litro (la maggior parte degli impianti, però, erano attorno 1,88 euro). La benzina più cara ieri in città si pagava 1,96 euro al litro, così come indicato dall’osservatorio prezzi ministeriale.

Nonostante i 10 centesimi minimi di differenza, per l’eventuale riattivazione della Carta sconto benzina bisognerà aspettare l’inizio di ottobre. Lo conferma anche Daniela Maroni presidente provinciale Figisc Confcommercio e vice presidente nazionale: «Credo che anche in Svizzera ci saranno gli aumenti perché la causa è determinata dal mercato e dalla Borsa e saranno quindi generalizzati. In ogni caso ai primi di ottobre, una volta arrivato l’esito del monitoraggio dell’ambasciata, si potrà verificare se ci saranno le condizioni per rimettere in pista la Carta sconto. Cosa impossibile dopo il monitoraggio di giugno».

Se la benzina è più conveniente in Italia, si conferma che per il diesel la situazione è esattamente speculare. Ieri a Pizzamiglio per un litro si spendevano 1,92 euro contro il range tra 1,70 e 1,80 italiano. Questo significa uno sconto tra i 12 e i 22 centesimi al litro, pari cioè a 4,8 e 8,8 euro per un pieno da 40 litri a vantaggio del capoluogo. Intanto ieri negli impianti cittadini era in corso l’allestimento dei nuovi cartelli sui quali, a partire da oggi, dovranno essere indicati anche i prezzi medi regionali, come richiesto dal Governo con l’obiettivo di aiutare i consumatori a capire se il distributore sia o meno in linea.

Sulla questione i gestori restano contrari ed è stato presentato anche ricorso al Tar. «Non è che mettendo il prezzo medio diamo più informazioni sui prezzi al cittadino - dice ancora Maroni - e la misura non riduce nemmeno i prezzi. Voglio ricordare una volta di più che il prezzo lo determina la compagnia, non noi che applichiamo quello che ci viene comunicato. A mio avviso oggi ci sono già i cartelli che indicano i differenziali tra il costo fai da te e il servito e aggiungendone un altro, che deve essere separato dal resto, si rischia di creare solo confusione».

Fogli A4

Oggi in molti impianti della provincia e non solo si vedrà il prezzo medio su fogli A4: «Le compagnie petrolifere stanno consegnando in modo soft i cartelli, ma molti non ce l’hanno e io ho invitato tutti gli associati ad esporlo su fogli A4» chiude Maroni. Che dà anche un consiglio ai cittadini: «Se non si vuole essere imbrogliati basta che verifichi che il prezzo esposto sul totem corrisponda a quello sulla pompa».

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