Benzina, tornano i pendolari del pieno

Il confronto Il risparmio tra Svizzera e il capoluogo oscilla tra 4,40 e 8 euro per 40 litri di carburante. Chi abita nel capoluogo ha ripreso a rifornirsi oltre confine: ma bisogna ricordarsi di pagare solo in contanti

Tornano i pendolari del pieno, almeno verso Pizzamiglio, dove un litro di benzina verde costa 1,69 euro (se si paga e in euro e in contanti), con un risparmio variabile tra gli 11 e i 21 centesimi al litro rispetto ai distributori del capoluogo.

I conti sono presto fatti e per chi abita o lavora vicino al confine la convenienza è assicurata. L’osservatorio prezzi nazionale del ministero dello Sviluppo economico segna infatti nella città di Como un costo compreso tra 1,80 e 1,90 euro al litro se si considera ovviamente il self service. Questo vuol dire - tenendo come base di confronto gli impianti di Pizzamiglio, quelli più convenienti al di là del confine, un risparmio a pieno compreso tra i 4,4 e gli 8, 4 euro. Proprio a Vacallo da tempo viene infatti messa in atto dalle varie in compagnie (con campagne diverse) una politica di riduzione dei prezzi. Chi si presenta, ad esempio con dei coupon pubblicitari che scadono a fine mese si vede applicare un ulteriore ribasso di 5 centesimi al litro. Discorso diverso, invece, a Chiasso, dove per un litro si arriva a 1,77 euro con quindi una drastica riduzione della forbice con il capoluogo italiano.

Ampliando l’osservatorio a livello provinciale - tutti i prezzi, distributore per distributore, sono pubblicati quotidianamente sull’Osservatorio prezzi carburante, dove si può anche fare la ricerca per Comune - il prezzo per un litro di verde va da 1,78 euro di Mariano Comense fino a 1,92 euro di Menaggio prendendo in considerazione cento impianti presenti nel Comasco (esclusa soltanto l’autostrada).

Questo per dire che la convenienza al di là del confine (vale solo, e questo bisogna ricordarselo, se si paga in euro e in contanti poiché in questo caso non viene applicato il cambio bancario che vede il franco molto forte, ma uno più basso deciso dalla singola compagnia) varia a seconda del proprio luogo di residenza e di lavoro. Non vale la pena se la distanza è elevata, mentre per chi si trova già vicino alla Svizzera il discorso è molto diverso. La riprova sta anche nella ripresa delle code ai valichi minori come quello di Maslianico.

Spostandosi al diesel, invece, la bilancia resta a favore del prezzo italiano. A Vacallo si spendono infatti 1,85 euro mentre nel capoluogo si va da un minimo di 1,75 a un massimo di 1,90 (sui 14 impianti rilevati). Il risparmio, a vantaggio dell’Italia, arriva a 10 centesimi massimo (in qualche caso, come si vede dai dati, il costo italiano è più alto (massimo di 5 centesimi al litro) e questo segna un’inversione di tendenza visto che storicamente il diesel è sempre stato più caro al di là del confine.

Guardare sempre i prezzi

A livello provinciale, invece, su 100 impianti (sempre escludendo l’autostrada), la forbice è compresa tra 1,90 euro di Como e 1,70 euro di Gera Lario. Questo vuol dire da 15 centesimi al litro in meno in Italia a 5 centesimi in più. Il consiglio, che arriva anche dagli stessi benzinai, è uno soltanto: guardare i prezzi prima di fare rifornimento. Sono ancora esposti i tabelloni con il costo medio regionale, utile per avere un’idea di massima.

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