Bimba molestata sessualmente. Educatore condannato a 8 anni

Tribunale Accusato di palpeggiamenti su una bambina di soli 5 anni. Il difensore: «Sentenza ingiusta, è innocente». I fatti risalgono al 2017

È una condanna pesantissima quella che è stata letta dal Tribunale di Como (presidente Valeria Costi, a latere Veronica Dal Pozzo e Maria Elisabetta De Benedetto) a carico di un educatore del Monzese, 67 anni, accusato di molestie e palpeggiamenti su una bambina che all’epoca dei fatti aveva appena 5 anni. Episodi avvenuti sei anni fa e che sono poi confluiti nel capo di imputazione che è approdato in aula.

La sentenza

Secondo l’accusa, sostenuta dal pubblico ministero Massimo Astori, l’imputato – Luca Gaudino – avrebbe compiuto gli atti che gli vengono contestati nel corso di viaggi in pullman o durante i campi estivi, approfittando dei momenti in cui la bambina si trovava in sua compagnia. L’imputato, che all’epoca dei fatti lavorava per la Cooperativa il Manto, ha sempre negato categoricamente ogni accusa. Ma i giudici lo hanno condannato a 8 anni di carcere.

La sentenza è stata letta nella serata di giovedì. La pubblica accusa aveva invocato una pena di sette anni, mentre la decisione del collegio è stata quella di applicare un anno in più. Una decisione che la difesa contesta con forza tanto da aver già annunciato l’impugnazione in Appello. «Il mio assistito ha sempre rivendicato la propria assoluta innocenza e questa è una decisione ingiusta – commenta l’avvocato Aldo Turconi – Non ha mai commesso quello che gli è stato contestato e lo dimostreremo nelle altre sedi, impugnando la sentenza andando di fronte ai giudici di Secondo grado». Accusa e difesa si sono scontrate su tutto fin dall’udienza preliminare: dalle consulenze della Procura alle intercettazioni da utilizzare, dal materiale sequestrato fino alle dichiarazioni della bambina fatte nel corso di una difficile audizione protetta.

Secondo quella che è l’accusa portata avanti dal pubblico ministero – che ha indagato a lungo dopo la denuncia presentata dai genitori della bimba – tra il mese di giugno e luglio di sei anni fa, quando la bimba frequentava i campi estivi, l’educatore l’avrebbe palpeggiata sia approfittando di momenti in cui si trovava solo con lei sia durante una gita.

La denuncia

L’indagine aveva preso il via dopo che, agli inizi di agosto del 2017, il papà della bimba si era presentato dai carabinieri di Como per denunciare i presunti abusi. A insospettire i genitori erano stati alcuni comportamenti da parte della bambina, la quale avrebbe iniziato a fare dei riferimenti sessuali mai notati in precedenza.

Gli approfondimenti avrebbero portato gli investigatori a sospettare dell’educatore che tuttavia ha sempre negato ogni accusa, continuando a professarsi innocente e scegliendo di farsi giudicare in un dibattimento senza riti alternativi e dunque senza sconti di pena. Una vicenda combattutissima che si è conclusa in queste ore con la pesante condanna di primo grado a otto anni.

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