Cronaca / Como città
Martedì 23 Dicembre 2025
Botta e risposta sui parcometri a Como: guerra dei cartelli per le nuove tariffe
Sosta Sono comparsi in zone diverse della città e danno voce alla protesta dei cittadini contro l’aumento imposto dalla giunta. Ma ora ci sono anche quelli a favore del sindaco (firmati dal sindaco stesso)
Como
La protesta contro i parcometri che entreranno in funzione il primo gennaio (sia quelli con le tariffe “vulcano” a 3 euro l’ora anche di notte, che quelli che decreteranno l’eliminazione di decine di posti bianchi oltre al pagamento anche nei giorni festivi) si allarga e i cartelli contro il sindaco Alessandro Rapinese, si moltiplicano. Dal canto suo domenica sera il primo cittadino è passato al contrattacco scegliendo di utilizzare lo stesso metodo della protesta rovesciando completamente il significato. Rapinese ha infatti pubblicato sui suoi social una foto a un parcometro con un cartello scritto in rosso a lui favorevole con didascalia ironica: «In via Recchi finalmente un cartello su un parcometro in mio favore». E il foglio bianco A4 cosa dice? «Il sindaco è bravissimo» con tanto di firma dello stesso Rapinese che ha quindi affisso un cartello per offrire il suo punto di vista sulla battaglia in corso.
Ieri, dopo il tam tam su altre frasi di protesta da parte dei cittadini in via XX Settembre (con tanto di link per firmare una petizione) e altre zone della città (“Rapinhood ruba ai poveri per dare ai ricchi” e ancora “tutti più poveri con Rapinese” fino a “vergogna”, “Rapinese go home” o “Ci vedremo alle prossime elezioni”), di nuovo è sceso in campo il primo cittadino.
Non più un auto-elogio, ma l’attacco agli avversari e, in particolare al centrosinistra. Su un parcometro di viale Lecco ha messo un altro cartello, sempre firmato: «Con la sinistra viale Lecco non avrebbe più avuto parcheggi». Il riferimento è alla proposta della sua ex sfidante Barbara Minghetti, che aveva annunciato l’intenzione di trasformare viale Lecco con marciapiede largo e dehors, pista ciclabile, bus elettrici, verde e alcuni parcheggi per residenti.
Da qui al primo gennaio, quando entreranno in vigore i nuovi dispositivi sulla sosta, c’è da aspettarsi che la protesta prosegua. A lamentarsi sono i residenti esclusi dai sorteggi (ma l’elenco è in fase di riduzione drastica, dopo la decisione di passare alle denunce e all’azzeramento dei pass per coloro che hanno dichiarato di non avere posti auto e, invece, li avevano mariti, mogli o figli) e che oltretutto si sono visti eliminare i posti gialli a vantaggio dei blu (con tariffa a 3 euro l’ora giorno e notte pensata per scoraggiare la sosta, ma che soprattutto nel periodo primaverile-estivo rischia di non far comunque trovare posto a chi è abbonato), ma anche i cittadini che contestano l’addio alle ultime strisce bianche (tangenziale, zona Villa Olmo, via Brambilla, Borghi) e il pagamento anche nei festivi praticamente ovunque.
© RIPRODUZIONE RISERVATA