Botte e rapina con un coccio di bottiglia: condannato a quattro anni e due mesi

Piazza Vittoria L’uomo era stato fermato la scorsa settimana dopo un’aggressione a due passi dal tribunale

Pesante condanna da parte del giudice di Como Veronica Dal Pozzo, chiamata a decidere con rito abbreviato dopo la scelta della difesa, nei confronti di un uomo di 42 anni di origine turca, che la scorsa settimana era stato fermato – nuovamente, essendo il suo nome molto noto – al termine di una tentata rapina ad uno straniero avvenuta in piazza Vittoria. La vittima era poi anche stata picchiata con un coccio di bottiglia, riportando tagli al capo che avevano reso necessario il trasporto al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna.

Ibrahim Guclu, assistito dall’avvocato Ernesto Tedesco, aveva scelto l’abbreviato, ottenendo dunque l’eventuale sconto di un terzo della pena dovuto proprio al rito.

Il giudice già allora aveva disposto la permanenza in carcere del sospettato in attesa del processo che si è concluso ieri. Come detto, il giudice ha scelto di condannare l’imputato, alzando addirittura (seppur di poco) la pena che chiesta dalla pm Maria Teresa Costanzo. Alla fine la decisione è stata di quattro anni e due mesi, condannando dunque Guclu sia per la tentata rapina sia per le lesioni.

Il turco era già molto noto tra le forze di polizia, che proprio contro di lui avevano utilizzato per la prima volta in città anche il taser. La scorsa settimana, in piazza Vittoria, le volanti erano intervenute – nell’area del sottopassaggio – per ricostruire la segnalazione che era giunta relativa ad una aggressione. Secondo quanto riferito dalla vittima, un algerino di 52 anni, il turco prima gli aveva intimato di svuotare le tasche e di consegnare quanto aveva, poi l’aveva aggredito non solo a calci e pugni ma anche con una bottiglia di vetro rotta. L’algerino, ferito alla testa e sanguinante, era stato medicato al Sant’Anna rimediando otto giorni di prognosi. Anche Guclu era rimasto ferito ad una mano. Processato per direttissima, aveva negato il tentativo di rapina ammettendo di aver avuto una colluttazione con l’altro straniero.

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