Bottiglietta per i cani, Como non è l’unico. Ma a Varese il Comune regala la borraccia

Il regolamento Dalla Sicilia al Trentino, tante le ordinanze. In provincia anche a Mariano . E il capoluogo confinante lancia un’iniziativa per rendere meno “indigesto” il nuovo obbligo

Non è in vigore solo a Como l’obbligo di portare con sé la bottiglietta d’acqua se si porta a spasso il cane. La vicina Varese, per dirne una, ha adottato la stessa norma, ma nei giorni scorsi ha distribuito in piazza copia del regolamento e un migliaio di borracce pieghevoli, con il logo dell’azienda che gestisce la raccolta dei rifiuti. Un modo friendly di far recepire la comunicazione della novità ai cittadini, prima di passare - se necessario - alle maniere forti con le multe.

Comaschi divisi

A Como quella stessa regola piace a molti ma ha suscitato anche parecchio nervosismo fra quanti - non pochi - hanno già dovuto pagare la sanzione di 50 euro. Eppure la disposizione non è del tutto nuova: il regolamento di polizia urbana già dal 2019 prescriveva di diluire la pipì dei cani, l’attuale amministrazione ha introdotto anche l’obbligo della bottiglia. E poi Como non è nemmeno così all’avanguardia: il bon ton per la pipì dei cani è una regola adottata già da anni da decine di amministrazioni in tutta Italia. Nemmeno in provincia Como ha l’esclusiva: anche a Mariano dall’anno scorso è in vigore l’obbligo, che anzi prevede l’aggiunta di una goccia di sapone all’acqua.

Per il resto, o Stivale è tutto un fiorire di norme antipipì dal 2015, cioè da quando la Cassazione, pronunciandosi (sentenza 7082/2015) su una lite innescata a Firenze da un cagnolino incontinente, ha stabilito che quando si porta a passeggio il proprio cane bisogna essere muniti con dell’acqua con cui poter pulire il tutto, soprattutto quando l’animale alza la zampetta o su un palazzo o su un’auto.

Non solo, la sentenza detta i comportamenti che il proprietario diligente deve seguire: vigilare sui comportamenti dell’animale, limitarne libertà di movimento, intervenire con atteggiamenti tali da farlo desistere dall’azione e - in definitiva - nell’impossibilità di vietare al cane di fare pipì lavare con l’acqua che deve avere con sè.

Da lì in poi le amministrazioni che hanno recepito l’indicazione sono state molte: addirittura l’intera Sicilia, in forza di una legge regionale, e poi Piacenza, Torino, Ravenna, Genova e molti comuni della riviera, da Chiavari e Santa Margherita Ligure, Manduria, Cagliari, Arco di Trento con tutta la zona del Garda (qui per contro l’aggiunta di detergenti all’acqua è espressamente vietata). E Varese appunto, che nei giorni scorsi ha anche messo in pratica un’iniziativa che, se non altro, ha permesso di veicolare il messaggio: la distribuzione di mille borracce pieghevoli per portare con sé l’acqua necessaria a ripulire dopo il passaggio di Fido. per la passeggiata quotidiana.

Le sanzioni

L’iniziativa in realtà era già stata messa in atto nel 2019 a Santa Margherita: qui addirittura oltre alla borraccia era stata donata anche una lettiera compostabile per gatti. Varese, però, è più severa per quanto riguarda le multe per i trasgressori: 250 euro. Nelle altre città si oscilla tra i 150 e i 450 di Ravenna e i 100-500 di Cagliari. A Como va ancora bene: l’ordinanza fissa una forbice tra 25 e 500 euro, finora applicata nella misura del doppio del minimo, quindi 50 euro.

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