Brivido maturità: «Queste tracce erano inattese»

Al Liceo Volta I temi ha colto molti ragazzi alla sprovvista. «Difficile scegliere». «Preoccupati per la seconda prova»

Como

Temi inaspettati, su cui quasi nessuno si era preparato, e che hanno suscitato un iniziale smarrimento tra molti studenti. Ma alla fine tutti se la sono cavata bene, o quantomeno questa è stata la sensazione.

Ha preso il via ieri l’esame di maturità con la prima prova scritta di italiano uguale per tutti e che consiste nella redazione di un elaborato con differenti tipologie testuali in ambito artistico, letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico. Tra gli autori nei temi di italiano proposti ci sono stati Pier Paolo Pasolini con una poesia tratta da Appendice 1 de “I Diari” e Tomasi di Lampedusa con un testo in prosa tratto da “Il Gattopardo” per l’analisi del testo per la tipologia A. Per il testo argomentativo di tipologia B sono stati scelti Piers Brendon con un testo tratto da “Gli Anni Trenta”, una riflessione sulla parola “rispetto” del giornalista Riccardo Maccioni e il divulgatore Telmo Pievani con “Un quarto d’era”. Infine, nelle due tracce di tipologia C “I Giovani, la mia speranza”, messaggio del giudice Paolo Borsellino e un testo di Anna Meldolesi e Chiara Lalli su “L’indignazione è il motore del mondo social. Ma serve a qualcosa”.

Al Liceo Volta, molti studenti hanno sfruttato la maggior parte del tempo a disposizione anche se qualcuno ha consegnato poco dopo le tre ore. «Non erano tracce molto belle e non è stato facile scegliere, io ho optato per la B2 sulla parola rispetto – spiega Sofia D’Andrea - puntavo al testo argomentativo ma mi aspettavo qualcosa di più stimolante. Ho consegnato in tre ore e quaranta. Sono comunque più preoccupata per la seconda prova, sono allo scientifico e quindi avrò matematica, che ripasso nel pomeriggio».

Gianluca Bello è soddisfatto di quanto fatto. «Io ho fatto la traccia B3 (Pievani, ndr) che parlava dell’ambiente, però ho citato tre volte anche Pasolini. Vedremo ora matematica. Una traccia sull’ambiente me l’aspettavo, anche se non sapevo come sarebbe uscita. Le sensazioni comunque sono positive. Gesti scaramantici? Solo la maglietta bianca che ho stirato personalmente ieri pomeriggio».

Arianna Comolli ha invece scelto l’analisi del testo poetico, con Pasolini. «Nessuno se lo aspettava, ma ci sta – spiega la ragazza - lo avevamo solo accennato a fine anno, io comunque mi sento tranquilla e soddisfatta, speriamo vada bene. Domani c’è matematica, ma vedremo. Soprattutto per quella, mi sono preparata con tanti esercizi e tante preghiere, oltre alle simulazioni. Dopo l’orale, la prima cosa che farò sarà il bagno al lago e poi in discoteca».

Leonardo Olindo è del classico: «Io sono stato soddisfatto delle tracce, ho scelto la C2, tema argomentativo – racconta – anche se mi sarei aspettato temi diversi. Ieri (martedì, ndr) ho bevuto qualcosa con i miei amici per sciogliere la tensione. L’orale mi preoccupa di meno, perché di solito vado bene. Nelle versioni invece non sono mai stato un genio e quindi farò più fatica nella seconda prova, penso. Io sono stato bocciato ma ho deciso di voler finire il classico, una scuola che mi ha insegnato tanto. Mi sono già immatricolato all’accademia Aldo Galli per il corso in restauro d’arte, mi è sempre piaciuta arte e storia e così le unisco. Quest’estate, invece, girerò il centro Europa con i miei compagni».

«Con i temi ho una relazione un po’ particolare, non mi piacciono, ho scelto la tipologia C - ammette Francesca Vanzulli – è stato stancante ma sono contenta che sia finita. Il problema sarà matematica. Per questa prova avevo considerato autori come Montale anche se non puntavo alla tipologia A, ho guardato le cose di attualità ma non sono uscite. Stanotte ho dormito solo tre ore e mezza, un po’ per ripassare ma anche per la tensione».

«Io ho fatto la tipologia B3, mi piaceva questa tematica – il commento di Riccardo Della Stella -. Mi aspettavo più Montale visto l’anniversario, ma non è uscito. La seconda prova mi preoccupa, ma mi sento preparato. Più difficile l’orale per il documento che noi dobbiamo collegare con le materie e la relazione del Pcto».

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